giovedì 7 gennaio 2010

Back in Boston


Siamo rientrati negli Stati Uniti.
E questa è una notizia!
Vista la fobia scatenatasi dopo il fallito attentato di Natale, le misure di sicurezza per entrare nel Paese sono state rafforzate e pur avendo tutte le carte in regola io e Francesco eravamo un pò preoccupati.
Invece è stato tutto relativamente tranquillo, ci hanno rigirati come calzini soprattutto a me (probabilmente il mio naso spellato era sospetto), ma siamo saliti sull'aereo e arrivati a Boston.
La prossima volta che salirò su un aereo sarà per tornare a casa!
D'ora in avanti sarà questo pensiero ad accompagnarmi nelle fredde giornate americane.

Ma parliamo un pò della vacanza alle Bahamas.
Francesco ha dato la sua versione adesso tocca a me.
Diciamoci la verità, io e il mio caro fidanzato non siamo tipi da villaggio vacanze.
Quando lui scrive che abbiamo evitato altri italiani che erano lì non rende l'idea...
Ci siamo proprio resi invisibili!
Se sentivamo vicino a noi qualcuno parlare la nostra lingua ci zittivamo. Leggevamo libri in inglese. Cercavamo in tutti i modi di non essere identificati.
Per carità magari erano tutte simpatiche persone. Ma avevamo davvero bisogno di stare per i fatti nostri. E poi le chiacchere tra sconosciuti non fanno per noi, quel tipo di conversazioni basate sul mostrare all'interlocutore chi sei, che fai, quanto sei bravo a farlo, quanta è figa la tua vita.
La nostra avversione per la tipologia di vacanza che ci eravamo scelti si è mostrata anche nella nostra capacità di camminare più lontano possibile dagli animatori, di sfuggire le serate piano bar e di scegliere per l'ultimo dell'anno di stare a debita distanza dalla festa per passeggiare da soli sulla spiaggia.
Nonostante tutto questo, la vacanza ci è piaciuta e soprattutto ci è servita per rilassarci. E per fare quello che normalmente ci manca di più. Stare in silenzio ognuno concentrato sul proprio libro sapendo che l'altra persona è lì a pochi cm da te. Guardare un film insieme. Condividere momenti assolutamente normali, privi di qualsiasi fascino, ma che per noi non sono la normalità.
Insomma una bella vacanza, peccato soltanto per il vento, le nuvole che coprivano il sole e per la mia mancata tintarella.
Sono più bianca di prima ma con il naso spellato!

Questa sera cena nel ristorante dell'hotel che tanto ci è piaciuto la settimana scorsa. Chissà se anche stasera ci soddisferà!
Domani via col treno verso NY e poi dopo domani le nostre strade si separeranno di nuovo. Alle 1 prenderò l'autobus (questa volta quello ufficiale della Greyhound) che dopo 7 ore e due cambi mi porterà a State College. Francesco alle 20 ca della sera salirà sull'aereo che lo riporterà in patria.

:-(

Meglio non pensarci ora!



Camilla e Francesco al primo giorno di vacanza!
(ecco spiegato il pallore!)


Dalla terrazza del bar, vista sulle piscine e sullo sfondo il mare!


Il cielo delle Bahamas 1


Il cielo delle Bahamas 2

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