lunedì 31 agosto 2009

Basta, ci rinuncio!

Ci ho riprovato! Anzi, ci abbiamo riprovato!
Ieri casa mia pareva il set de "la prova del cuoco"...
Io e Giulia ci siamo messe d'impegno per preparare un risotto. Abbiamo unito le nostre forze e i nostri ingredienti. Io il riso, lei il brodo, io il formaggio (che essendo in America non poteva che essere il cheddar...dove lo trovo il gorgonzola?), lei la pazienza di farlo tutto a cubettini...
Abbiamo apparecchiato la tavola per benino, abbiamo anche preparato l'insalata...
Ma niente...Ancora una volta fallimento totale!

Xin Xin si mette a tavola con noi, la servo per prima, le spieghiamo che così è come noi cuciniamo il riso.
Lei prende il piatto, ci infila il naso dentro (abbiamo scoperto che lo fanno tutti i cinesi, per cui niente paura se d'un tratto mentre state mangiando vi trovate un cinese con il naso ad un centimetro dal vostro pranzo, sta solo cercando di capire cos'è!)...inizia a mangiare...
Claudia dice che le piace, Giulia pure e io devo dire che non era affatto male, il cheddar ha un sapore un pò diverso dal taleggio, ma insomma a me piaceva.
Xin Xin continua a mangiare che sembra c'abbia un topo morto nel piatto, al che le chiedo di darmi un parere, di sicuro è diverso da come è abituata lei...
La risposta è "Sì, è diverso!", categorica. E quando le chiedo di spiegarmi in cosa è diverso, mi dice "E' dolce!".
Finisce il suo piatto, poi si alza e scompare in camera sua.
Nè grazie, nè niente...

OHHHHHHHHH!
Questa casa non è mica un albergo! Che c'abbiamo scritto in fronte fast food io e la Giulia?
Ti abbiamo invitata ad unirti a noi, hai detto sì, beh dalle mie parti stare a tavola significa convivialità, com'è che io, Giulia e Claudia stiamo lì e parliamo del più e del meno e tu non provi nemmeno a dire A!? Com'è che finisci ti alzi e mi lasci lì i piatti!?
Non ti è piaciuto? Ci sta! Ma almeno abbiamo fatto lo sforzo di invitarti e di cucinare per te.
Da quando sono qui ti chiedo di farmi sentire qualcosa della tua cultura culinaria...mmmm...ti prepari da mangiare e ti rinchiudi in camera! E a noi ci lasci giusto i chicchi di riso bollito sparsi ovunque!

Mah! Bella storia l'integrazione!
Per integrarsi bisogna volerlo in due!

Vabbè, scusate lo sfogo! Cmq, sappiate e lo sappia Xin Xin (anche se questo blog non lo leggerà mai) che io non desisto...le chiederò sempre di cenare con me, anche se lei non farà altrettanto...ma chi lo sà, magari prima o poi la sua "grande muraglia" la butto giù!


domenica 30 agosto 2009

Terzo e quarto tempo!


La prima settimana di corsi è stata intensa e faticosa. Per giorni non ho pensato ad altro che a readings, assignments e classes.
Così, quando ieri una compagna di LL.M. mi ha chiesto se avevo voglia di andare con lei a vedere una partita di rugby, la mia risposta è stata subito sì.
Arrivare al campo non è stato facile, le indicazioni che ci aveva dato uno dei giocatori (nonchè nostro compagno di corso) non erano affatto precise. Ma in fondo questo è stato un bene, così abbiamo girovagato un pò per la campagna appena fuori il campus e devo dire che è davvero bella. Bella e sconfinata.
Fattorie, mucche, chiese, granturco e tanto tanto verde.
Alla fine abbiamo trovato il campo. Un rettangolo d'erba, con due "porte" e niente più. Nè uno spogliatoio, nè una tribuna, nè un chiosco. Gli spettatori (pochi per la verità) erano liberi di sedersi ovunque volessero intorno al campo. I giocatori, se non coinvolti nel gioco (non ho capito come funziona nel rugby, i ragazzi entravano ed uscivano dal campo. Boh!), raggiungevano amici o parenti e stavano lì con loro a bere o chiaccherare.
Accanto a me e Svetlana si è seduta una ragazza con due bambini, una femminuccia, bellissima, di 2 anni ed un neonato. Ad un certo punto suo marito è uscito dal campo, forse richiamato dalle grida della piccolina -"Hi daddy!!!!", è corso dalla sua famiglia tutto sudato e graffiato ed ha sollevato per aria la figlioletta come fosse il pallone! E' stata una delle scene più dolci che abbia mai visto in vita mia.
Del gioco abbiamo capito poco e nulla, però abbiamo conosciuto la famiglia che era vicina a noi e ci siamo godute un pomeriggio all'aria aperta.
Alla fine della partita il nostro compagno di corso è venuto a salutarci insieme ad altri giocatori, che ci hanno invitate ad unirci al loro dopo partita.
Il famoso "terzo tempo" del rugby.
I giocatori delle due squadre si sono cambiati in mezzo al parcheggio (niente docce, a quanto pare non servono! ahahah!) e poi tutti insieme siamo andati a fare un barbecue nel giardino di un tizio di cui non so nemmeno il nome, perchè tutti quelli a cui lo abbiamo chiesto ci hanno risposto di non saperlo.
Sul campo le squadre se n'erano date di santa ragione...un attimo dopo non distinguevi più chi faceva parte dei blu e chi dei bianchi. Finita la battaglia, era il momento di bere, mangiare e divertirsi, insieme alle mogli, alle fidanzate, agli amici, ai bimbi, ai cani e all'arbitro!
Siamo rimaste in quel giardino fino alle 6 di sera. Abbiamo conosciuto persone e mangiato ottimi hamburger!
Che bel gioco il rugby!

Tornata a casa ero piuttosto stanca, ma ho deciso lo stesso di uscire con Claudia e Giulia. Passo con loro la maggior parte del mio tempo, ma un conto è parlare di lezioni, un altro è passare insieme una bella serata.
E così siamo state a ballare in un club a 10 minuti da casa nostra.
Ballare non è la mia attività preferita, ma mi sono lasciata trascinare dalle altre ragazze e devo dire che una serata del genere ci voleva.
Ci siamo divertite e adesso sono pronta per un'altra settimana di corsi!
:-D









sabato 29 agosto 2009

Oggi ho conosciuto la mia mentor*

"Sono stata in Italia. Ho visto Pompei, Napoli, Roma, Firenze, Milano e poi mi sono fermata per un pò in una città del NORD Italia...La conosci PISTOIA?
Oh, come mi piace il NORD Italia!"

Sì, anche a me piace il "Nord" Italia, ma lo chiamo Centro Italia.
Ma soprattutto la chiamo TOSCANA!!!



* La mia mentor altri non è che un tutor. La Law School abbina ogni ragazzo/a del primo anno ad un ragazzo/a del terzo, perchè questi gli/le faccia da tutor. La stessa cosa l'hanno fatta con noi LL.M.
La mia tutor si chiama Anna, viene dal Kentucky, è biondissima, con gli occhi azzurrissimi. E' una persona molto carina e mi ha invitata a prendere un tè in una libreria/caffetteria deliziosa dove credo farò il solco nelle giornate fredde d'inverno. Ci sono scaffali pieni di libri, tavolini in legno, altri scaffali con vinili, musica in sottofondo e per il tè puoi scegliere il gusto e poi ti preparano l'infuso sul momento. Niente bustine pre-confezionate o tazze di plastica!
Abbiamo chiaccherato un pò di tutto, anche dell'Italia, che lei ha visitato quando aveva 12 anni, insieme ad uno zio che aveva parenti a Pistoia. Non le ho detto che Pistoia non è Nord Italia, non mi sembrava educato. Quando parlava del nostro Paese era davvero estasiata e se ha fatto un piccolo errore di geografia...beh, l'Italia non è forse UNA!?

sabato 22 agosto 2009

American Pie...

American Pie non è un film...
è un documentario!

Venerdì sera a State College, l'ultimo week end libero prima dell'inizio dei corsi...
Cose da fare:
- uscire
- ubriacarsi
- possibilmente essere arrestati

Se non sei cittadino americano tra te e la realizzazione di questo edificante programma può frapporsi un ostacolo...
il "buttafuori" che ti chiede la carta d'identità americana!

Ma andiamo con ordine.
La Law School per questa sera aveva organizzato una serata in un locale, birra e cibo gratis.
Io, le mie coinquiline olandesi, Giulia e la sua coinquilina americana decidiamo di andare e memori di quello che ci era accaduto pochi giorni prima (respinte da un locale perchè alcune di noi avevano dimenticato la patente) ci portiamo tutte almeno un documento.
Ma stavolta troviamo ad accoglierci un genio del controllo documenti. Costui è stato capace in 5 minuti delle seguenti azioni:
-respingere una ragazza olandese perchè aveva con sè la carta d'identità ma non il passaporto, dicendole "sei un avvocato dovresti sapere come funziona da noi"
-respingere Giulia perchè non aveva la carta d'identità americana, nonostante lei inutilmente provasse a dirgli che non ce l'aveva perchè NON è americana
-respingere l'altra ragazza olandese perchè la sua patente internazionale (pagata fior di quattrini proprio per venire qui e poterla usare) non era abbastanza internazionale per lui.

Io non so come sono riuscita a convincerlo che non sono una trafficante di documenti falsi, così dopo aver controllato ogni minimo dettaglio della mia carta d'identità e della mia patente mi ha fatta entrare con la ragazza americana.
A niente sono valse le nostre proteste. Insomma, capisco controllare ma non puoi pretendere che per entrare in un banalissimo locale portiamo con noi il passaporto con il visto e la carta d'ingresso negli Stati Uniti, dopo quello che abbiamo dovuto passare per ottenere quei documenti! Soprattutto perchè se li perdiamo poi ci spedisci dritte dritte a Guantanamo!
Insomma, per essere qui ho dovuto rivelarti pure i miei segreti, posso almeno sedermi ad un tavolo?

La risposta è semplice: no!
Così mentre le altre ragazze sono andate a prendere il passaporto a casa, io -la prescelta- mi sono seduta ad un tavolo con altri ragazzi e ragazze americane.
La prima cosa che ho pensato è stata: ok, ora individuo il tavolo del cibo.
Ricerca vana! Erano le 9, troppo tardi, tutti avevano già mangiato qualche schifezza a casa.
Quello era il momento di bere!
Intorno a me frotte di ragazzotti con il bicchiere in mano sempre rigorosamente pieno.
Al mio tavolo sono arrivate in mezz'ora sei brocche enormi di birra. Ed in un lampo venivano svuotate.
Giusto per non fare quella asociale ogni tanto davo qualche sorsata al mio bicchiere, ma mi conosco e conosco l'alcool (non ho dovuto aspettare i 21 anni per potermi avvicinare ad una birra...), non si beve a stomaco vuoto!
E così ho aspettato impaziente Giulia e Claudia, e intorno a me le voci erano sempre più acute. Appena arrivate sono andata a mangiarmi un hamburger.

Poi insieme siamo tornate al locale ma non c'era più nessuno. Siamo entrate lo stesso solo per toglierci la soddisfazione di mostrare al ragazzo all'ingresso due passaporti non americani. Magari prima o poi gli viene la curiosità di guardare fuori dalla sua Nazione.

La serata ormai era andata, per la seconda volta in pochi giorni...
Decidiamo di tornare a casa e passiamo davanti al club dove sappiamo essere tutti i ragazzi della Law School. Insieme a noi arrivano 4 volanti della polizia e così assistiamo al nostro primo arresto all'americana. Faccia contro il muro e mani dietro la schiena.
Quel ragazzino avrà avuto 21 anni, lunedì deve cominciare le lezioni all'università e adesso ha decisamente problemi più grossi dei compiti da fare.
Continuando verso casa vediamo due ragazze barcollare sui tacchi, evidentemente ubriache fino all'osso e gruppetti di ragazzini eccitati.
Ma l'apice l'abbiamo raggiunto quando passando davanti ad una bella casa di proprietà di una confraternita, abbiamo visto un ragazzo crollare in mezzo ai cespugli, senza ombra di dubbio a causa del troppo alcool ingurgitato nel corso della festa.

American Pie non è un film... e io non sono una diciottenne, mi dispiace ma a me queste cose non fanno ridere.

giovedì 20 agosto 2009

Quanto costa la cultura?

Da queste parti la risposta è
PARECCHIO!

Non solo le tasse sono elevate ma anche i libri sono beni di lusso,
oggi sono andata al bookstore e per 2 libri 2 ho speso...

237 USD!!!

Questo semestre frequenterò 5 corsi, devo comprare ancora altri libri...
credo chiederò un mutuo!









ps. nella seconda foto potete notare un fantasma...
:-)


martedì 18 agosto 2009

Perle ai porci! 2

Ok, lo so...
Nel post sotto ho dimenticato una h!
Troppa foga nel comunicarvi il mio sconcerto!

Chiedo pubblicamente scusa ai miei "lettori" e alla grammatica italiana!

Perle ai porci!

Mi piace la pasta!
Sono italiana!
E quindi la cucino il più possibile anche qui negli States.
Tutte le volte chiedo alle mie coinquiline di mangiare con me, non sono una gran cuoca, ma di sicuro so come far risultare una penna qualcosa di più di un semplice ammasso di glutine.

Anche la mia coinquilina olandese dice di amare la pasta.
Ha comprato una scatola di pasta da minestra Barilla, ne ha versata una quantità industriale in una pentola d'acqua senza sale e l'ha lasciata lì a gonfiarsi per 40 minuti.
Nel frattempo ha preparato una sorta di zuppa con polpa di pomodoro, carne macinata e verdure.
Ha poi scolato la pasta, divisa in due piatti e distribuito il sugo equamente sulla prima e sulla seconda montagnola.
Uno dei due piatti è finito in frigo, l'altro se lo è mangiato, senza mescolare sugo e pasta.

Ieri la mia coinquilina cinese ha mangiato le mie penne con le zucchine.
Oggi tira fuori dal frigo una confezione di carne macinata di tacchino e una scatoletta di polpa di pomodoro.

INDOVINATE A CHI A CHIESTO DI INSEGNARLE A CUCINARE LA PASTA!?

Sgrunt!


mercoledì 12 agosto 2009

Rito d'iniziazione

Oggi non mi sono sentita bene.

Lo dico subito, per evitare inutili allarmismi, non ho l'influenza suina e sto già molto meglio!

Ma resta il fatto che oggi non mi sono sentita bene,
mi sono alzata con un mal di testa che poi si è trasformato in tutta una serie do fastidi che, tralasciando i dettagli, non mi hanno consentito di uscire di casa.
Credo di essere passata attraverso un rito d'iniziazione. Tutte le altre persone intorno a me erano già state male, mancavo solo io.
Purtroppo però oggi era una giornata diversa dalle altre,prima della lezione avevamo appuntamenti personali con una Professoressa che ci avrebbe aiutati a scegliere i corsi per i prossimi due semestri.
Ci tenevo tantissimo ad andare, ieri sera mi ero preparata a lungo per questo incontro. E poi qui sono stati chiari, non si saltano le lezioni e la puntualità è importante.
Però quando ho provato a vestirmi per uscire, beh ho in fretta realizzato che non era il caso...

Perchè racconto tutto ciò? Avrei tantissime altre cose da scrivere, certamente molto più belle.
Le ragioni di questa scelta sono due:
1- lo devo a Giulia e Claudia, che sono state premurose e carine ed in un momento di particolare fragilità (diciamo la verità, il brodino della mamma mi è mancato parecchio), hanno davvero fatto tutto li possibile per aiutarmi.
E non è una cosa scontata, visto che le conosco da poco tempo.
Thanks girls!

2- devo assolutamente rendere partecipe chi avrà avuto al pazienza di leggere fino qua, di quella che la Professoressa con cui avevo appuntamento mi ha detto via mail.
Yes, please stay home if you are sick. We will record the course so that you can view it later. For now, it is important to rest.
Siccome sto male, lei Professoressa, si fa carico di registrare la lezione, così che io non perda nulla. E, giusto per chiarire, non è che si porta da casa la sua video camera, tutte le aule sono dotate di telecamere ad alta definizione, microfoni e un sacco di altra tecnologia per fare lezione in video conferenza.
Qua negli States fare lezione significa discutere un tema con il Professore, gli appunti che prendi non sono una piccola parte d quello che avviene in aula. Se avessi dovuto chiedere gli appunti ad un compagno di corso avrei perso molto, moltissimo.
Invece in questo modo, beh ho dormito tranquilla per tutta la mattina e buona parte del pomeriggio...

E adesso mi sento decisamente meglio!


martedì 11 agosto 2009

Primo giorno

...e anche prima nottata a studiare...
Devo assolutamente diventare più veloce a leggere i materiali in inglese, altrimenti credo che non dormirò mai nei prossimi mesi!
Avrei così tante cose da dire sulla giornata che ho vissuto oggi, ma onestamente non ne ho la forza...il sonno mi attanaglia e ancora tante pagine rimangono da leggere.
Quindi mi limiterò a mettere qualche foto e appena avrò un pò di tempo prometto che fornirò maggiori dettagli!
Intanto buon risveglio a coloro che mi leggono dall'Italia! E' quasi mattina per voi...
E buono studio a me!
Avessi almeno una tazza di caffè!





La mascotte della Penn State Univeristy


Accanto a questo bel faccino oggi ho dovuto fare la foto ufficiale!



Il Katz Building, sede della Dickinson School of Law

sabato 8 agosto 2009

...Evviva!!! sono negli States!!!...

Questo ho pensato appena atterrata a Washington! Non ci potevo credere, mi trovavo davvero in quello strano Paese di cui avevo letto molto, ma mai sperimentato niente personalmente!

Cavolo! Sono negli States!!!

Questo invece l'ho pensato non appena ho visto la fila incredibile che mi aspettava al controllo doganale...
Evidentemente non bastavano i controlli fatti al consolato per avere il visto e poi quelli fatti a Fiumicino, una sorta di percorso ad ostacoli per poter salire sull'aereo... Per paura che durante il volo ci fossimo trasformati in chissà chi, li stessi controlli li abbiamo dovuti ripetere a Washington. Anzi lì sono stati anche più accurati e così svuota la borsa, togli le scarpe, lascia le impronte digitali, fatti fotografare, passa sotto il metal detector...
Il volo per State College partiva dopo due ore dall'atterraggio e quasi lo perdiamo!

Tutto è bene quel che finisce bene...dopo un viaggio che è stata un'odissea arrivo al campus...e scopro di non avere la connessione wi fi in camera e di dover vivere un'altra odissea per collegarmi alla rete!
Due giorni in attesa di poter comunicare con il mio mondo al di là dell'oceano...

In una situazione simile in Italia mi sarei sicuramente affidata a qualcuno che risolvesse per me il problema, qua non l'ho potuto fare...ho dovuto mantenere i nervi saldi e fare da sola.
In fondo sono così lontana da casa anche per questo, capire se sono in grado di gestire la mia vita come ogni persona adulta dovrebbe saper fare.

Sto imparando.

lunedì 3 agosto 2009

...Partenza...

Questo blog nasce per tutte quelle persone che mi hanno detto: "Mi raccomando, fammi sapere cosa fai!"

Questo blog vuole essere il diario del mio viaggio -fisico- verso gli Stati Uniti e -mentale- verso chissà dove.
Nove mesi lontana da Famiglia, Amore e Amici... una "gravidanza" dell'anima.
Non so cosa nascerà alla fine di questa esperienza...

Questo blog è per chi vuole scoprirlo insieme a me.

Camilla