venerdì 17 dicembre 2010

Quando il tempo è inclemente...a Firenze!

Ormai da qualche giorno si sapeva, la neve sarebbe caduta su Firenze.

Questa mattina, come sempre, ho preso il treno e sono andata in città per lavorare.
Alle 8 circa un leggero nevischio scendeva dal cielo.
Nelle ore successive il nevischio si è fatto più intenso.
Alle 13, la cupola del Duomo era meravigliosamente imbiancata.
E fin qui è tutta poesia...

All'ora di pranzo, infatti, è stato evidente che l'intensità della nevicata avrebbe superato ogni previsione.
Io ed Irene abbiamo chiuso l'ufficio e ci siamo dirette a Santa Maria Novella...

Erano le 14 circa.
Nel piazzale antistante la stazione non viaggiava un autobus, quelli che erano lì avevano la scritta DEPOSITO ben evidente.
Davanti ai binari una moltitudine di pendolari osservava desolata i tabelloni. Nessuno si prendeva la briga di dare notizie sulla reale entità dei ritardi previsti. Gli unici annunci che ho potuto sentire riguardavano i treni Alta Velocità.

L'orologio segnava le 14 e 30, la tempesta di neve doveva ancora arrivare, e la situazione era già di emergenza.

Nella speranza di tornare a casa mi sono spostata alla stazione dei pullman.
Anche qui ho trovato un numero esagerato di persone in attesa. Ma a differenza dei treni, alcuni pullman sembravano in procinto di partire e quindi ho mantenuto vive le speranze.

Alle 15 sono riuscita a salire sul pullman e con scatto felino, degno di una pendolare di lungo corso, mi sono appropriata anche di un posto a sedere.

20 km mi separavano da una casa calda ed accogliente.

Dopo aver visto scene di follia collettiva...
Dopo aver visto persone cadere su strade ghiacciate...
Dopo aver osservato scendere fiocchi di neve grossi come foglie...
Dopo aver riso a parlato con giovani e meno giovani compagni di viaggio che, come me, cercavano di vincere la tensione del momento e si chiedevano se e quando sarebbero giunti a destinazione...
Dopo aver lottato con le linee telefoniche sovraccariche...

Ma soprattutto...
Dopo non aver visto un singolo mezzo spazzaneve...
Dopo non aver visto un singolo granello di sale...
Dopo...dopo...dopo...

Dopo quasi 5 ore sono arrivata a casa.


Ho cercato di limitarmi ai fatti, corredati da qualche piccolo commento...
Le pagine dei giornali (locali e non) sono già ricche di polemiche, vi risparmio le mie.

E, senza polemica, chiudo il post autocitandomi:



giovedì 25 novembre 2010

Il disgusto

Giovedì 25 Novembre 2010.
Questa è la "mia" Novoli.
Negli edifici a mattoni rossi che si intravedono dietro i poliziotti io passo le giornate.
Non quella odierna però. Mi trovavo da un'altra parte e mi dispiace non aver assistito con i miei occhi a tutto questo.
La mia opinione deve per forza formarsi su immagini registrate e commenti di altri...
E come me lo dovranno fare molti italiani.
Tra questi, qualcuno ascolterà parole simili a quelle pronunciate ieri da un personaggio di cui non ho voglia di fare il nome.

Profondamente disgustata.


ps. a Firenze oggi, oltre alle contestazioni relative al decreto Gelmini discusso ieri alla camera, c'erano pure le contestazioni legate alla presenza di Daniela Santanchè alla Facoltà di Scienze Politiche a parlare di immigrazione.


sabato 6 novembre 2010

Sabato pomeriggio

In questo sabato pomeriggio di novembre, mentre il cielo è grigio e l'aria è fredda, si svolge a Perugia la convention di Futuro e Libertà, a Firenze si incontrano i rottamatori di Renzi, a Roma si riuniscono i circoli del Pd.
Da qualche parte Berlusconi pensa ai fatti suoi, e la Lega sta cercando il prossimo obiettivo populista, dopo i terroni e gli immigrati.

Sono sdegnata, sono sfiduciata, sono arrabbiata.

Quando ero in America Francesco mi scriveva che una volta rientrata in Italia non avrei riconosciuto il mio Paese.
Io devo dire che come ho messo piede sul suolo americano ho smesso di seguire nei dettagli le vicende di casa mia, una sorta di disintossicazione!
Alle parole di Francesco reagivo sempre con un pò di scetticismo...lui segue molto la politica e l'economia e secondo me certe volte si fa prendere un pò dal pessimismo...

Invece, dopo alcuni mesi dal rientro nel Bel Paese posso dire che non solo non riconosco il mio Paese, ma ne sono schifata.
Mi fa schifo che l'Italia sia in stallo per colpa di politici che perdono il loro tempo e il nostro denaro a ragionare delle loro poltrone, dimenticando di intervenire per favorire il benessere dei cittadini.
Si ricordano di chi li vota solo quando tira aria di elezioni e c'è da catturare il voto di questi poveri scemi che siamo noi italiani che ancora non vogliamo vedere cosa sta succedendo.
Non abbiamo voluto vedere per anni il nostro Paese andare nelle mani di uomini di malaffare.
Rincorriamo adesso persone che dopo quasi un ventennio si risvegliano e si accorgono del cancro che sta uccidendo la vita politica italiana e con essa lo sviluppo della nazione.
Chiediamo all'opposizione di fare opposizione, ma sappiamo che al momento del voto non avremo il coraggio di votare chi propone qualcosa di alternativo e torneremo a dare fiducia al caro vecchio partito con i soggetti decrepiti che lo popolano.

Sto ascoltando gli interventi alla convention di Futuro e Libertà e sono allucinata.
Ma come si fa a dare fiducia a persone, che fino a ieri mangiavano nello stesso piatto di Berlusconi e firmavano leggi razziste (la Bossi-Fini vi dice nulla?) e oggi dicono tutto il peggio possibile del Pdl e fanno i santarellini ricordando il povero immigrato che è morto annegato nel tentativo di salvare un italiano?
Dove sono stati negli ultimi venti anni?
Davvero gli italiani sono così scemi da scordarsi tutto per un paio di slogan assestati bene?
Come si fa a non sentire l'eco delle ideologie del passato tutte le volte che queste persone richiamano la patria, l'onore, la famiglia etc...?

Non difendo Berlusconi e il partito dell'amore. Il nostro Presidente del Consiglio e la sua ghenga sono indifendibili. Mi hanno fatto vergoganre più volte quando ero all'estero e non vedo l'ora che questo ciclo finisca.
Ma ho paura del ciclo che potrà aprirsi.
La sinistra al solito non offre un'alternativa valida.
Finchè ci saranno vecchi tromboni tipo D'Alema, il PD non avrà il mio voto.
Renzi, che pure apprezzo come sindaco di Firenze, deve dimostrare di saper proporre e non solo evidenziare ciò che non va.
Vendola mi piace, ma sarà capace d governare contro tutto e contro tutti? (Io cmq fiducia gliela darei).
Di Pietro e i suoi se non escono dai vecchi schemi sono finiti. La loro forza propulsiva è in esaurimento e lo dico a malincuore.
Fini e gli esuli del Pdl parlano come parlano adesso solo per convenienza e se anche dicono cose che talvolta posso condividere, è troppo tardi.

Sono triste e sfiduciata.
Torno ai miei libri...lunedì mi aspetta un'altra settimana intensa in università.
Tutti i giorni c'è gente come me che mette l'anima in un lavoro che nessuno considera lavoro e che forse non mi porterà a niente.

O forse mi porterà ad andare lontano, via da qui...e in questo momento è proprio quello che vorrei.
Ma anche in un altro posto rimarrei un'italiana e vedere il mio Paese in questo stato, anche se da lontano, mi farebbe male.



martedì 31 agosto 2010

Ancora qui

Non è mai facile un ritorno
Non è impresa da niente...

Prendo in prestito le parole di Renato Zero per riaprire le pagine di questo blog.
C'è voluto tempo per rimettere i pensieri in fila e ancora molti sono confusi. Ma è giunto il momento di una ripartenza. Ed anche se non saranno più Letters from America, saranno comunque parole che avrò voglia di condividere con chi avrà voglia di leggerle.

Sono a casa. Con tanta nostalgia dell'America e tanta curiosità per questo futuro italiano (e poi chissà...).
Sono tornata alle origini, ma non senza cambiamenti.
C'è la vita americana e c'è la vita italiana.
E adesso queste due me devono coesistere e possibilmente sviluppare una terza via.
Sono due anime alcune volte un pò in tensione, ma che con il tempo stanno imparando a comprendersi.
Grazie anche alla pazienza di chi mi è accanto, di chi è rimasto qua in un mondo che era sempre lo stesso, ma senza di me. Di chi mi ha ri-accolta, comprendendo che il mio mondo invece, per nove lunghi mesi, è stato diverso e tutto nuovo.

E adesso che sarà?
Non lo so. Non mi interessa saperlo, voglio scoprirlo passo dopo passo.



domenica 16 maggio 2010

Graduation day ... c'ho le prove!

La giornata è stata intensa, la racconterò appena possibile.
Intanto eccovi un assaggino...

:-)








sabato 15 maggio 2010

Graduation day

Preparandomi per la graduation, il mio pensiero va a tutti coloro che stanno pensando che vorrebbero essere qui con me...
Ci siete, ci siete tutti!

Grazie per il sostegno che mi avete dato in questi lunghi mesi!

:-*


martedì 11 maggio 2010

Towards the end

Questa è decisamente una giornata faticosa.
Ho consegnato, insoddisfatta, il mio paper per International Law. Il che significa che mi mancano solo due esami da portare a termine...
FEDERAL LAW...la mia bestia nera...e IL paper per independent study...che è in realtà il mio "amore" ma, povero, non gli ho potuto dedicare il tempo voluto perchè troppo occupata dietro anche alle altre cose...
Cmq, come sempre dopo una consegna arriva il mal di testa. Avrei voluto dormire, dormire e basta. Sono giorni che vorrei solo dormire...
Ma non si può, Federal è dietro l'angolo e il lavoro da fare è un'enormità...

E così, combatto con la stanchezza, il mal di testa, il mal di denti, la voglia di avere una vera cena...di quelle che ti metti a sedere, hai pure la tovaglia, tutte le posate per benino, un bel pasto preparato con amore, pure il contorno...

Insomma, è una giornata faticosa.
Ma poi guardo il calendario e mi rendo conto che è quasi martedì.
Che significa un esame incombente, una deadline alle porte, valigie da fare, stanza da pulire, chiavi da riconsegnare, graduation da celebrare, un volo da prendere (se dall'Islanda qualcuno non fa danni)...
Ma soprattutto significa casa, volti amorevoli, luoghi del cuore, cene e pranzi e colazioni che alla fine mi verranno a noia... ;-)

Sì, è una giornata faticosa, ma è quasi martedì...
è quasi casa...




(Gli osservatori più attenti si saranno accorti dell'assenza della rubrica ultimamente. Scusate, ma gli ultimi post sono stati tutti abbastanza improvvisati...)



domenica 9 maggio 2010

sabato 1 maggio 2010

Concentrazione...

...c'è un obiettivo da raggiungere.
E' lì a portata di mano.
Questo è il momento di raccogliere tutte le energie, anche quelle che non ci sono più...
Un respiro profondo...







ps. La sua voce, mi spaventa...è così brava che non mi sembra umana. Giuro che la prima volta che l'ho sentita ho avuto paura. Sono pazza o anche a voi da vibrazioni particolari?


giovedì 29 aprile 2010

No comment...

Corsi e ricorsi storici?
Speriamo di no...





ps. Affronterò Con Law il 7 maggio...se non ci rimango secca poi avrei il final di International Law da consegnare il 10 e soprattutto... la mia bestia nera...Federal Courts il 12...
...e a quello davverò non credo sopravviverò...
(Ma se ci riesco poi potrò: fare le valigie, consegnare il paper, spedire gli scatoloni, salutare gli amici, andare alla festa del pre-commencement, andare alla graduation, indossare la toga, ritirare il diploma, riconsegnare la toga -che ho pagato, ma cmq non è mia- passare un'ultima serata in casa con Giuly, prendere un aereo, anzi due...tornare a casa...)
:-)


lunedì 26 aprile 2010

domenica 25 aprile 2010

sabato 24 aprile 2010

Disperazione

E quando nel bel mezzo di un momento creativo, quando il paper sembra finalmente prendere forma,
il tuo computer si blocca,
dal desktop spariscono le cartelle,
ogni comando va a vuoto...

...non ti resta altro che buttare giù manciate di Tic Tac all'arancia e sperare in una dolce morte...


ps. Emergenza rientrata...documento recuperato...ma le mie gambe e braccia non stanno ferme.
Colpa dell'ansia o dell'eccesso di zuccheri?

Sono partita con un paio di neuroni ancora sani, sto per tornare a casa definitivamente fusa!


giovedì 22 aprile 2010

Un salto nel passato...

Giulia ha vissuto fuori dall'Italia per alcuni anni e si è persa l'era dei Take That.
Io invece i primi anni '90 li ho trascorsi cantando in un inglese degno di Celentano le canzoni di questa band.
Questa sera, come spesso ci capita, ci siamo messe a perdere tempo scambiandoci video via skype (e notare che la mia stanza dista dalla sua circa 10 passi...).
Questo gioco mi ha portato a mostrarle parte della mia infanzia/adolescenza...ed è cominciato un fiume di ricordi!
Spiegare a Giulia chi erano i Take That è significato tornare così indietro nel tempo...
Le riviste ufficiali comprate ogni mese per sapere cosa amavano fare nel tempo libero i miei beinamini, la maglietta con la loro foto, il gioco con le amiche di chiamarci col cognome del nostro Take That preferito (io ero Camy Orange!!!), le lacrime per l'abbandono di Robbie, la consapevolezza che un'era stava finendo quando la band si è sciolta...

Ah...quanta strada fatta da allora...

Ma stasera, come ieri, mi metto a cantare le loro canzoni...con l'unica differenza che adesso riesco a capire bene tutte le parole...e mi rendo conto che i testi dei Take That non vanno oltre sole, cuore, amore...
:-(



martedì 20 aprile 2010

Ultima settimana di lezioni...

Ci siamo...
Sono pronta per i finals? Assolutamente no! Nemmeno mi ero accorta di esserci arrivata così vicina...
Sono pronta per tornare a casa? Con lo spirito sì...ma da un punto di vista pratico mica tanto... Chi me le fa le valigie e i pacchi vari?

Cmq, questo post in realtà è nato solo per scusarmi delle scarse comunicazioni recenti e future, ma capirete bene che sono un pò indaffarata!
Eppure di cose da raccontare ce ne sarebbero, come ad esempio dello Spring Banquet. Chi sta su facebook ha già visto le foto di Camilla-fiore in testa! Gli altri dovranno pazientare ancora un poco...

Ritorno ai miei impegni lasciandovi un link che non c'entra nulla con questo post, ma che mi piaceva condividere...

Un abbraccio virtuale a tutti...con molti di voi tra poco questo abbraccio diventerà reale!



lunedì 19 aprile 2010

...

All I know is that to me
You look like you're lots of fun
Open up your lovin' arms
Watch out, here I come


venerdì 16 aprile 2010

ATTENZIONE!

E' tassativamente vietato a chiunque e in qualunque forma...
fare il conto alla rovescia!

Misura necessaria per evitare che LA UN MI/CI PASSI PIU'!
:-)






giovedì 15 aprile 2010

MAMMA MIA!

Don't go wasting your emotionnnnnnnn
Lay all your love on meeeeee!!!!!!!!!!!!!

Che belli i musical!!!
Nonostante il sonno che mi preme sulle palpebre, in questa mattina di metà Aprile ho voglia di cantare!
Mamma mia effect!
:-)

Ieri sera sono stata a teatro a vedere questo musical e l'ho adorato!
Sono da sempre una fan di questo tipo di spettacoli...le storie raccontante in musica...
forse perchè spesso durante la mia vita quotidiana mi capita di analizzare le situazioni attraverso le canzoni...
Non mi dite che a voi non è mai capitato di sentire una canzone e pensare "questa sembra fatta per me, per questo momento!"
Non sarebbe fantastico ogni tanto poter inziare a cantare e ballare poi riprendere come niente fosse?
:-)

Tornando allo spettacolo, devo dire che io non avevo visto il film con Meryl Streep che pure mi hanno detto essere fatto bene.
La storia più o meno la conoscevo e anche quasi tutte le canzoni degli Abba che sono state eseguite... C'è da dire che i testi di queste sono stati leggermente ritoccati per esigenze di copione, tuttavia non si notano particolari forzature...sembra davvero che le canzoni siano nate per raccontare quella storia!
Come commentare le performances degli attori? Bravissimi! E non solo per le loro voci o l'intonazione...ma soprattutto per la capacità di saltare, distendersi, piegarsi, piroettare...e comunque non perdere una nota!
Pensare che tante volte si pagano fior di quattrini per andare a concerti di gente che sta ferma su un palco davanti ad un microfono...per poi sentire stonature allucinanti!
Ma quelli sono cantanti famosi...mentre gli attori di teatro sono spesso perfetti sconosciuti!

Vi regalo la canzone che ieri sera ha suscitato applausi a scena aperta...
Il video è in realtà preso dal film, ma è fedele alla rappresentazione teatrale!
Enjoy it!






sabato 10 aprile 2010

BBQ



Cosa c'è di meglio in una serata fredda e piovosa che ricordare una giornata di sole!?
Solo una settimana fa sembrava di essere in piena estate...oggi è caduta una pioggia ghiacciata degna di una giorno invernale!

Che dire...per fortuna per Pasqua il tempo ci ha voluto bene e ci ha permesso di passare una giornata all'aria aperta a Whipple Dam!

Per timore che tutta la Pennsylvania avesse la nostra stessa idea, domenica mattina siamo partiti presto e infatti... abbiamo trovato un lago completamente deserto!
Non c'era anima viva...
E ci credo! Chi si alza all'alba di domenica???


Il lago dorme...noi no!


Con tutta calma ci siamo quindi scelti un bel tavolo grande ed una griglia...
Da buoni italiani abbiamo iniziato poi a tirare fuori una quantità di cibo che avrebbe sfamato un esercito! Eravamo circa 11 persone, per lo più connazionali, armati di prosciutto, salame, mozzarelle di bufala, robiole...e carne da fare alla griglia...anche il mio amato agnello!
:-)


Il tavolo...sommerso di cibo!

Gli antipasti!

La mattina è passata all'insegna della preparazione del barbeque...accendi il fuoco, taglia le verdure, taglia il pane, affetta il salame, metti la carne sulla griglia...
E nell'attesa che questa sia pronta, assaggia le torte salate, mangia le patatine...prepara la frutta ed il dolce...
E per accompagnare tutto...bevi succo di prugna!
(Poi che il succo di prugna sapesse vagamente di vino toscano è un dettaglio!)*

Appesantiti dall'abbuffata abbiamo poi dedicato il pomeriggio ad attività rilassanti:


Passeggiata lungo lago...


...escursione nel bosco...


...pisolino sulla spiaggia!

In realtà, io e Giulia ci siamo pure dedicate al frisbee...ma per fortuna l'evento non è stato documentato!
:-D



* Le leggi della Pennsylvania vietano gli alcolici in luoghi come Whipple Dam...ma un BBQ senza vino rosso era intollerabile per alcuni dei miei connazionali...e così...
W il succo di prugna!

Cmq, il vino era toscano ma non l'ho portato io!!! Non mi piace infrangere le regole!
;-)






domenica 4 aprile 2010

Buona Pasqua


Buona Pasqua!



E per chi non la festeggia...buona domenica!


Nell'America multi culturale e multi religiosa bisogna stare attenti anche a fare gli auguri.
In settimana ho scritto ad un Professore e ho terminato la mail con gli auguri di Buona Pasqua.
Mi ha risposto:
Buon fine settimana anche a te.

Da lì ho iniziato a riflettere che in effetti è impossibile qua immaginare se il tuo interlocutore aderisca ad una confessione religiosa e quale essa sia.
In Italia si da più o meno per scontato che tutti siano cresciuti con la solita tradizione e chi anche non ci crede ormai è abituato a scambiarsi gli auguri in occasione di certe festività.
Dal canto mio poi, se qualcuno mi augurasse buon ... (e al posto dei puntini mettete il nome di una qualsiasi festività non riconosciuta dalla Chiesa Cattolica) non mi sentirei "offesa", anzi mi sembrerebbe un modo per la persona che mi fa gli auguri di includermi in una sua esperienza.
Che poi gli auguri mica sono una professione di fede...
Ma siccome quando si è qui negli USA bisogna sempre fare i conti con una sensibilità religiosa (o a-religiosa) ben diversa dalla nostra, ho trovato il modo di ovviare il problema e non fare gaffes:

Buona Pasqua e se non la festeggi, buona domenica!
:-)



venerdì 2 aprile 2010

La trasformazione...

...è quasi completata!
Oggi...
....2 aprile 2010...
...per festeggiare la seconda giornata di sole dopo un lungo inverno...
...io...
....che ho freddo anche ad agosto...
....sono uscita di casa in jeans, t-shirt e flip flops!

Very american style!
:-D




sabato 27 marzo 2010

Questione di confini...

Sabato pomeriggio, io e Giulia passeggiamo su College Avenue.
C'è il sole e tanta gente a passeggio come noi.
Un ragazzetto si avvicina e ci chiede un'informazione.
Come apriamo bocca per rispondere ci chiede da dove veniamo, che aveva sentito un accento particolare.
"Italy" rispondiamo.
"Really? Mangia mangia...hahahaha!"
"Ehm...yes...ha ha ha!"
"You know what is funny!?"
"..."
"My parents are from Greece! Do you speak greek?"
"No"
"But, Italy..."
"Yes, Italy it's a different country"
"But Italy it's close to Greece!"

Giulia rimane senza parole.
Io invece ho la lingua lunga in certi momenti...

"Well, you don't speak spanish just because the United States are close to Mexico!"

Il ragazzetto è rimasto di ghiaccio, ha provato a dire due parole per fare il simpatico, ma lo abbiamo liquidato in fretta.
Giulia quando si è ripresa dalle risate mi ha confessato che temeva lo volessi picchiare...
No, perchè picchiarlo?...Io non alzo le mani...
...però rispondo male!
Anche in inglese!
:-)


venerdì 26 marzo 2010

Ma Aldo Grasso la guarda la tv?

Quando leggo o ascolto i commenti di Aldo Grasso mi chiedo se lui la guarda la tv.
Questa mattina sul Corriere definisce Raiperunanotte "più interessante per le modalità di fruizione che per i contenuti".
Per carità, libertà di opinione!
Però mi è tornato alla mente quello che invece avevo sentito ieri:
Per chi non sapesse cos'è Jersey Shore, lascio a Grasso l'onore di spiegarlo.
Sono solo 2 min di video e vi consiglio di guardarlo.
(Putroppo non posso postare il link esatto del video, ma sulla pagina di Corriere.tv è facile da trovare).

La mia riflessione è questa. Come può un reality, farcito di luoghi comuni sugli italo americani (???), tanto da non chiamarli neppure così ma piuttosto Guidos e Guidettes, essere istruttivo?
Come si può gioire di una trasmissione che presenta personaggi che, testuali parole, nascono:
"dal superamento del luogo comune dell'italiano mafioso. E' vero che si va in altri luoghi comuni, però almeno questi altri luoghi comuni sono molto ma molto più divertenti" ?
Come si può lodare una trasmissione che denigra i figli dei nostri emigrati, contribuisce a differenziarli dagli altri americani (figli di altri emigrati) e li rende macchiette?
Non ho mai visto una puntata di Jersey Shore, ma ho letto molto on line su questo nuovo prodotto targato MTV e onestamente non ne consiglierei la proiezione nelle scuole!
Al massimo in una scuola per estetiste...per dimostrare cosa non deve essere l'abbronzatura artificiale...
Se avete cliccato sulla parola magica -NON- avete avuto il piacere di conoscere Snookie...personaggio di punta di questa gran bella trasmissione...

Ma torniamo al commento su Raiperunanotte. Come dicevo in apertura di post, libertà di opinione. Se ad Aldo Grasso la manifestazione di ieri non è piaciuta, libero di dirlo. Se secondo lui la chiusura di tutti i talk show di informazione politica è da menzionare solo in relazione alla perdita di introiti per la Rai, va bene. Ma come si può dire che Raiperunanotte sia stata povera di contenuti?
E soprattutto, cos'ha contenuto? Jersey Shore?
Insomma, se definiamo uno stupido reality istruttivo allora dobbiamo partire dal presupposto che ogni tipo di trasmissione volta ad informare, indipendentemente da chi la conduce e dalle opinioni espresse, ha dei contenuti. Che poi possano essere criticabili è un altro discorso.
E allora critichiamoli, parliamone. Ma non riduciamoci agli attacchi a Santoro-conduttore e alla solita lagna "chi critica fa il gioco di Berlusconi".

Caro Aldo Grasso, che non leggerà mai queste righe, a quanto pare le vicende delle Guidettes sono così coinvolgenti che non Le hanno lasciato il tempo di approfondire il perchè Raiperunanotte non avesse contenuti interessanti.
Peccato, un'occasione persa per spiegarci il Suo punto di vista.
Personalmente, trovo i Suoi interventi (scritti o video), poco interessanti dal punto di vista dei contenuti.


Raiperunanotte

Premessa: Da quando sono qua non riesco più ad interessarmi di politica italiana.
Che in ogni caso l'eco di quello che succede mi arriva lo stesso.
Ero solita guardarmi Anno Zero ogni giovedì...qui ho resistito tre settimane (lo scorso autunno) poi ho deciso che per staccare dallo studio era meglio una puntata di Grey's anatomy.
Sarà che lo guardavo in differita e mi perdevo la possibilità di commentare quello che succedeva con Francesco (il giovedì sera in Italia la Vodafone era solita registrare un'impennata nel traffico degli sms!)...

Stasera: Pur essendo molto curiosa, sapevo mi sarei persa Raiperunanotte. Vuoi il fuso orario, vuoi la poca voglia di fare una full immersion nelle vicende di casa...
Però questo pomeriggio, quando la mamma in chat mi ha detto che stava guardando l'intervento di Travaglio, non ho potuto fare a meno di collegarmi con la diretta.
Unico problema...avevo dimenticato le cuffie in camera e io ero a scuola!
Così, non potendomi concentrare sulle parole, mi sono concentrata sulla mimica facciale.
Che in Travaglio, bisogna ammettere, è limitata. La sua espressione è di ghiaccio anche quando usa il sarcasmo pungente, quasi irriverente, molto torinese!
Non si può dire lo stesso di Luttazzi! Il suo volto si plasma sulle parole, il corpo segue l'andamento dei suoi monologhi. Non lo apprezzo molto...ma vederlo come un pesce in un acquario è stato divertente.
E a giudicare dalle immagini, anche il pubblico si è molto divertito con lui.
Certo che osservare la gente che ride, senza audio, mette una certa inquietudine...

Eccezione fatta per i momenti in cui a parlare erano Travaglio e Luttazzi, non ho seguito la serata. Dovevo studiare. Ogni tanto qualche sms di Francesco mi aggiornava su come stava procedendo.

Tornata a casa ho provato a ricollegarmi per vedere se ancora erano in onda. E fortunatamente c'era Vauro con le sue vignette!
Così, sgranocchiando baby carrots, mi sono goduta la sua satira dolce amara!

Mi sto riavvicinando alla vita italiana...
sempre che quando tornerò a certe persone sia ancora consentito parlare!


mercoledì 24 marzo 2010

Vita da studentessa

Nel mio frigo c'è l'eco...in quello della Giulia il vuoto cosmico...
tempo per fare la spesa non c'è stato ultimamente.
Per fortuna esistono i delivery service e i buoni amici.
Per la cena di stasera avevamo pensato di ordinare thai, poi è intervenuto Nino che ci porterà l'amatriciana!

Quanto apprezzo l'aver passato tutta la mia carriera da studentessa in casa con la mamma.
Colazione, pranzo e cena sempre pronti in tavola. Frigo e dispensa sempre pieni per le mie incursioni notturne!

Cosa mi manca:
le costolette d'agnello.
Ci pensavo l'altro giorno...quest anno, se anche riusciremo tra italiani ad organizzare un pranzo di Pasqua, non credo mi gusterò l'agnello.
Acquolina...

Cosa mi mancherà:
pandora.com
Sito web che ti permette, gratuitamente, di creare delle stazioni radio personalizzate. Le canzoni sono catalogate secondo il loro "codice genetico". Inserisci il nome di un artista o il titolo di una canzone e pandora trasmette tutte canzoni con lo stesso DNA.
Una volta creata così una stazione, quella rimane memorizzata nel tuo profilo e agli accessi successivi sarà di nuovo disponibile. Io finora ne ho create 4, a seconda se ho bisogno di concentrazione, svago etc...
Ovviamente, funziona solo negli USA.
:-(




lunedì 22 marzo 2010

Nota di servizio

Per chi si stupisse di veder comparire sotto un post datato 16 marzo, che fino a pochi minuti fa non era presente, la spiegazione è semplice.
Avevo il post tra le bozze, l'ho completato oggi e pubblicato, ma non so bene per quale motivo (e diffido chiunque da provare a spiegarmelo...mi interessa il giusto) è comparso con la data della prima versione.

Anyway, happy reading!


mercoledì 17 marzo 2010

Flash

In Italia sono le 20.29.
Tra 2 mesi esatti a quest'ora sarò a cena a casa.

Alzi la mano chi vuole essere a tavola con me!
:-D


martedì 16 marzo 2010

The City vista con Alessio




Qualche giorno fa parlavo con un'amica della mia spring break. Quando le ho detto che l'avevo passata con mio fratello mi ha guardato con uno sguardo curioso e benevolmente invidioso. Blanche viene dalla Cina ed è per questo figlia unica. Mi ha rivelato che avrebbe sempre voluto avere un fratello o una sorella.
Le ho risposto che se ha dei buoni amici, in fondo è come se avesse un fratello o una sorella. Non potrai mai rescindere il legame con questi ultimi, mentre lo puoi fare con i primi. Tuttavia, non c'è niente che ti assicuri che quello con un fratello o una sorella sarà un bel rapporto.
Quello che non ho detto a Blanche, per non ferirla, è che quando una persona con cui hai un legame di sangue diventa anche tua amica, allora hai un tesoro prezioso.

Tra me e Alessio non c'è mai stata gelosia (a parte quella propria di ogni bambino), non ci sono state mai discussioni serie...ma con tutta onestà mi chiedevo come sarebbe stato trovarci in vacanza solo io e lui per una settimana. Due persone ormai adulte (o quasi...) che per la prima volta trascorrevano del tempo da soli fuori da casa.
Mi immaginavo sarebbe stato piacevole, ma in che senso? Sarebbe stato piacevole avere accanto un familiare? Sarebbe stato piacevole condividere del tempo con mio fratello?
Che settimana sarebbe stata?

Con tutte queste domande sono arrivata a NYC sabato pomeriggio.
Da State College mi sono portata dietro una specie d'influenza che mi ha costretto a passare le ore che mi dividevano dall'arrivo di Alessio a letto, anzichè a spasso per la città come progettato.
Col senno di poi, essermi presa quelle ore per riposare è stata una buona cosa...nei giorni seguenti abbiamo camminato come matti!

Quando avevo chiesto a mio fratello cosa voleva vedere a NYC, la sua risposta era stata...da Alessio.
"Voglio vedere un grattacielo e Central Park!"
:-O

Posto che a NYC la sfida è NON vedere grattacieli, abbiamo deciso di soddisfare subito la curiosità su Central Park.
E così la domenica, primo giorno di visita, è stato dedicato alla scoperta di questo angolo di Paradiso nel caos della City.
Un primo sole primaverile illuminava il parco, popolato dai soliti runner, da tanti bambini e famigliole, da signore chic a passeggio col cagnolino, da skaters e da molti altri personaggi particolari....
In effetti Ale ha avuto subito un assaggio della varietà di persone che popola la Città.
:-D

Sempre il primo giorno c'è stato spazio anche per una visita al museo di storia naturale (quello del film con Ben Stiller, per chi l'ha visto). Si può dire che io ed Ale non siamo stati visitatori troppo attenti...siamo partiti con le migliori intenzioni, ma dopo aver gironzolato un pò in sale piene di animali impagliati, fiori di ogni tipo, e reperti indiani abbiamo inziato a sentire la stanchezza...
Quando la piantina del museo ci ha rivelato che avevamo visitato solo parte del primo piano (su 3 mi pare, forse 4...), beh, abbiamo deciso di salire senza altri indugi verso la sala con gli scheletri dei dinosauri...ci siamo persi meravigliosi minerali, riproduzioni dell'homo sapiens, e la proiezione al planetario...
Pazienza!
Fuori c'era il sole e io non ho più la pazienza che avevo quando in questo tipo di musei ci andavo in gita!


Vista l'esperienza del primo giorno, abbiamo deciso per il resto della settimana di non rinchiudersi in nessun altro museo ma di esplorare la città.
Alessio è stato accontentato e siamo saliti sul Rockfeller Center. Così ha potuto osservare NYC dall'alto e controllare quanti grattacieli ci sono!



Abbiamo tentato l'approdo alla Statua della Libertà, salvo scoprire che i biglietti disponibili erano solo per il traghetto verso l'isola, e che quelli per accedere alla Statua erano stati prenotati da mesi e già esauriti fino ad Aprile.



Abbiamo quindi cambiato programma e ci siamo incamminati (se ci ripenso ho di nuovo male ai piedi...) alla scoperta di alcuni quartieri di Manhattan.
Il Greenwich Village, dove ha sede la NY University, Soho, Nolita, Little Italy, Chinatown e nel camminare abbiamo dato un'occhiata rapida pure all'East Village.
Ogni quartiere meriterebbe un suo post, tanto l'uno è diverso dall'altro, ma non avendo molto tempo in questo periodo e non volendo "ammorbarvi" troppo mi limito a dire (o meglio a ripetere) che la bellezza della Città è proprio che al suo interno convivono tanti mondi.
Alcuni poi si fanno spazio e si diffondono a scapito di altri.
E' questo il caso di Chinatown, che ormai ha inglobato la povera Little Italy, che è sempre più little e ridotta ad uno stereotipo con le bandiere italiane alle finestre e i ristoratori che ti chiamano mentre passeggi e ti chiedono se vuoi mangiare una pizza o in alternativa bere un cappuccino!
:-O



In questo nostro girovagare per la Città non poteva mancare lo shopping!
La mia passione per l'acquisto è risaputa e durante i giorni trascorsi insieme ho contagiato pure Alessio.
C'è da dire poi che in questo periodo NYC non è invasa dai turisti come lo era a Dicembre e quindi entrare nei negozi è stato più facile.
E anche trovare un sacco di cosine di cui ovviamente non si poteva fare a meno...



...occhiali da sole e cappello...per esempio!
;-)

New York City ci ha regalato poi altre perle.
Il negozio di fumetti, il cui commesso era uguale al corrispondente personaggio dei Simpsons, e tra i cui scaffali Alessio si è "perso" tutto felice.



La proiezione di Alice in Wonderland su schermo IMAX 3D (non un semplice schermo 3D...uno schermo gigante!!!), con tanto di confezioni di pop corn e nachos esagerate e bicchieroni di coca da un litro!




Ma soprattutto...
...NYC mi ha regalato una bella vacanza con un amico che è anche mio fratello!
:-*





Gossipiamo?

Manco dall'Italia da un pò, per cui potrei non essere aggiornata...
ma da quando la Canalis è una famosa attrice?
:-D

Sarà che qua in America davvero non sanno come definirla questa tizia che di punto in bianco è comparsa accanto a Clooney!
Gli articoli che la riguardano sono sempre esilaranti!
:-D


lunedì 15 marzo 2010

Questione di fuso orario...

A quanto pare ieri dalle mie parti è scattata l'ora legale.
Ma a me nessuno lo aveva fatto notare!
E così stamattina mi sveglio e vedo che l'orologio in cucina segna le 8, mentre il cellulare mi dice che sono le 9...
Controllo l'orologio del computer, che tengo sul fuso italiano, e non mi torna più nulla!
Perchè ci sono solo 5 ore di differenza?

Oddio, sono fusa...
No, è che ancora non ho bevuto il caffè...
Mmm...ma nemmeno il caffè cambia le cose...
Che diamine di ore sono?

Insomma, dopo un pò di ricerche su internet...e a giro per la camera per vedere se i miei neuroni si erano nascosti sotto il letto, scopro che siamo in ora legale!
E penso, vabbè...l'hanno cambiata stanotte.
Invece il mio amico Nino, cui avevo chiesto soccorso via Skype, mi spiega che l'hanno cambiata ieri!!!
Questo significa che per un giorno intero ho vissuto su 3 fusi orari diversi!
Camera-cucina-Italia!
Quando mi spostavo da camera (dove faccio riferimento al cellulare) alla cucina (dove faccio riferimento all'orologio del forno) andavo indietro di un'ora.
Quando parlavo con l'Italia credevo di avere le solite 6 ore di differenza e invece erano 5...

Sono suonata!
Ora c'ho le prove!!!




U.S. Supreme Court – il racconto


Cercherò di essere dettagliata ma non troppo lunga. Probabilmente fallirò il secondo obiettivo. :-)

Tutto ha inizio il pomeriggio di martedì 2 marzo quando, ospite nella macchina di Svetlana, ho raggiunto Carlisle. Lì si trova l'altra Law School e lì abita il Professor Del Duca che aveva invitato tutti i partecipanti alla visita a cena a casa sua. Il tempo piovoso non ci ha consentito di visitare il paese prima di cena e per essere onesti nessuno di noi sembrava troppo dispiaciuto... Carlisle non è esattamente un'affascinante metropoli!

Dall'hotel ci siamo quindi diretti subito a casa Del Duca. Dallo stile tipicamente americano (portico frontale, immenso giardino sul retro, grandi vetrate), la casa era davvero accogliente. Mrs. Del Duca aveva preparato due tavoli, uno in prossimità del salotto, l'altro in cucina. Prima di sederci però abbiamo brindato con un bicchiere di vino e mangiato verdure crude da inzuppare in una salsa bianca non meglio definita.

In meno di un'ora abbiamo cenato...il concetto di fast food non è limitato a McDonald's! Con la cena sulla stomaco, se non ancora sulla forchetta, ci siamo spostati in salotto dove ci è stato servito un piattino di frutta mista e un fascicolo relativo al caso che avremmo visto discutere il giorno seguente e al sistema delle corti in America, Italia, Germania e Austria. Nuovamente il Professore ha chiesto a me e Caroline (tedesca) di parlare dei nostri Paesi. Ormai so esattamente che domande mi farà e che risposte dare! :-)

Finita la sessione di lavori è stato il momento di tornare in hotel...l'indomani ci aspettava una giornata importante! Alle 10.30 ero a letto, decisamente presto per i miei standard. Infatti non ero stanca ma mi sono forzata a dormire visto che la sveglia il giorno seguente era puntata prima dell'alba. Peccato però che a mezzanotte poco più mi sono svegliata e dopo non c'è stato più verso di chiudere occhio. L'emozione? No. La cena piuttosto...veloce, pesante (nonostante le verdurine crude in apertura) e difficile da digerire senza una camminata di qualche km...

Alle 4.30 la sveglia ci ha avvertite che era il momento di prepararsi al gran giorno. Doccia veloce e business suit. Adoro come gli americani siano attenti al dress code (pur non sapendo vestirsi). Si va dall'abbigliamento sportivo a quello informale, dal business casual al business formal e così via fino al vestito da sera...Per la Corte era richiesto il business formal che è l'abbigliamento più serio possibile per un'occasione di lavoro. Non ci poteva esser occasione migliore per rispolverare il mio completo della laurea! A parte qualche dettaglio ero proprio vestita come quel giorno. Ormai quel vestito è destinato a rimanere con me per sempre, in ricordo di giornate bellissime.

Alle 5.40 siamo scese nella hall per una colazione veloce (io in realtà avevo ancora la lotta tra pollo e pasta in corso per cui mi sono limitata a tanta caffeina...) e alle 6 eravamo sul bus in partenza per DC.

Il traffico per raggiungere la capitale della Nazione era veramente impressionante, però ci ha consentito di osservare il paesaggio intorno a noi e di buttare un occhio da lontano al campus della Georgetown University. I dintorni di DC sono davvero belli, tanti alberi e casette deliziose...però pensare di dover passare le ore in fila per raggiungere la città ti fa sembrare quella realtà meno attraente.

Entrati in città il traffico si è, se possibile, intensificato. Siamo lentamente sfilati accanto ai monumenti principali e alla fine siamo riusciti a raggiungere i piedi della collina dove si trovano la Corte ed il Congresso. Dopo gli attacchi terroristici del 2001 agli autobus non è più consentito di sostare davanti alla Corte, così abbiamo dovuto “scalare” Capitol Hill di corsa per raggiungere la nostra meta. Non ci rimaneva molto tempo prima dell'inizio dell'udienza.

Davanti alla Corte c'era una lunga fila, le udienze sono pubbliche e viene letteralmente usato il sistema del “chi primo arriva meglio alloggia”. Non so da quanto tempo fossero lì ad attendere tutte quelle persone, ma di sicuro è stato molto imbarazzante passare davanti a tutti e dirigersi verso la guardia per chiedere di annunciarci all'interno. Tramite la scuola ci eravamo potuti prenotare e questo ci ha consentito di salire i gradini di marmo bianco lasciando dietro di noi il “general audience” in attesa di entrare...In quel momento l'imbarazzo ha, in tutta onestà, lasciato spazio ad un certo compiacimento. :-D

Superati tutti i controlli e depositate giacche e borse negli armadietti siamo stati fatti accomodare in una delle file sul fondo della sala, ma centrale per cui è stato possibile vedere tutto quello che accadeva sul davanti senza problemi. Prima dell'inizio dell'udienza una delle guardie ha fatto un annuncio, relativo a cosa dovevamo o non dovevamo fare, e poi tutte le guardie allo stesso momento hanno fatto un segno secco con le braccia per farci capire di alzarsi. In quel momento le tende color porpora si sono spalancate come un sipario e i nove giudici sono entrati. Il Chief Justice al centro e gli altri ai suoi lati in base alla loro anzianità di servizio.

Più che il caso discusso quello che mi ha interessato è stato osservare il modo in cui l'udienza si è svolta. Una delle cose che ho letto più volte nei libri, ma che poter osservare dal vivo non ha prezzo! Ogni avvocato ha a disposizione mezz'ora per esporre le proprie ragioni, ma è una pratica consolidata quella dei giudici di sottoporre l'avvocato ad una raffica di domande. Tanto che il primo avvocato non ha avuto neppure il tempo di concludere la sua frase di apertura. Come ci ha confermato poi Justice Scalia, i giudici (beh, siamo onesti...i law clerks!) hanno già letto i documenti che sono stati inoltrati alla Corte, non c'è bisogno che l'avvocato li reciti di nuovo. Ciò che conta è che siano date risposte convincenti alle domande. E' stato interessante percepire la diversa sicurezza nella voce degli avvocati mentre rispondevano. Nessuno dei tre era un pivellino, eppure il loro atteggiamento ha denotato una diversa capacità di sostenere le domande. Ennesima dimostrazione che certe volte, e soprattutto per chi nella vita lavora con le parole come un avvocato o un politico, non è importante solo quello che si dice ma anche come lo si dice. Sembrare sicuri delle proprie argomentazioni è la chiave per vendere tali argomentazioni.

Altra cosa interessante da osservare durante l'udienza è stata la postura dei giudici. C'è stato chi si è praticamente disteso sulla poltrona, chi ha preferito distendersi sul banco, chi ha fatto un pisolino e chi ha fissato l'avvocato per tutto il tempo. La personalità dei giudici (o la veneranda età di alcuni) emerge chiaramente in certi momenti.

Finita l'udienza ci siamo dovuti alzare e recuperare le nostre cose. Avendo appuntamento con Justice Scalia, una delle guardie ci ha accompagnati nella stanza solitamente utilizzata dagli avvocati e infatti siamo entrati mentre quelli che avevamo appena visto discutere uscivano. Di lì a pochi minuti Justice Scalia ci ha raggiunti. Che emozione! Ero in prima fila seduta faccia a faccia con un giudice della Corte. E che giudice! Probabilmente non il più simpatico, delle sue opinions di solito condivido poco o nulla, ma la sua personalità è decisamente interessante. Il Professore ci ha sommariamente presentati e poi si è soffermato per dire che c'era anche una persona italiana, di Firenze. In effetti anche a scuola mi avevano consigliato, al momento di fargli la mia domanda, di sottolineare che ero italiana, così forse lo “ammorbidivo” nella risposta facendo leva sulle sue origini. :-D

Di fatto questo mi ha reso l'obiettivo dei suoi sguardi sarcastici quando si riferiva all'Europa, alle nostre corti, e al nostro diritto alla privacy (chiaro riferimento al caso Google e alla condanna pronunciata da un giudice italiano). Ovviamente nessuno dei suddetti riferimenti è stato particolarmente gentile. :-) Ma non importa, ho sfoderato uno dei miei sorrisi migliori ed ho ascoltato quello che aveva da dire sul mio continente.

Alzarsi per fargli la mia domanda non è stato semplice. Mi tremavano le gambe e avevo paura di fare casino con l'inglese, nonostante fossero giorni che provavo mentalmente il discorso da fare. Ovviamente, alla fine ho improvvisato. Più o meno come sempre nelle occasioni importanti. Mi preparo e poi mi affido all'istinto. Forse non dovrei, da qualche parte ho letto che alle donne l'istinto non ha mai portato nulla di buono...sarà...ma con me finora ha funzionato.

Cosa gli ho chiesto e cosa mi ha risposto?

Mi dispiace, questo il mio blog non lo rivelerà! Intendiamoci, non mi ha detto nulla di segreto...ma ci tengo molto alla domanda che gli ho fatto e mi godo il privilegio di aver potuto (insieme a pochi altri) ascoltare la sua risposta!

:-)

L'incontro con Scalia è durato meno di mezz'ora, credo. In realtà ho un po' perso la cognizione del tempo mentre ero lì. Ho sperato fino all'ultimo che il giudice fosse particolarmente di buon umore, tanto da concederci una foto ricordo. Ma non si può chiedere troppo. E così niente foto da mostrare ai posteri...uff...

Dopo Scalia è arrivato il reporter della Corte, colui che si occupa dell'editing delle sentenze. A svolgere questo compito è da diversi anni un ex alunno della Penn State. Motivo di vanto per la scuola.

Dopo aver imparato in cosa consiste il lavoro del reporter siamo scesi alla caffetteria della Corte, dove per 8 dollari ho mangiato veramente male! Il mio pranzo in effetti è finito in fretta...nella spazzatura! (E mi dispiace lo so che non si spreca il cibo!) Questo mi ha lasciato molto tempo per girellare nel gift shop, dove ho comprato libri, una matita con il logo della Corte (lo so...niente commenti...) e delle foto da mettere, prima o poi, da qualche parte su una libreria...

La nostra gita a Washington non prevedeva tempi morti. Finito il pranzo era già ora di dirigerci alla biblioteca del Congresso, dove ci aspettava una signora per spiegarci quanto quella biblioteca fosse importante e migliore rispetto alle biblioteche nazionali di cui si sono dotati gli altri Paesi.

Finito anche l'incontro alla biblioteca via di corsa e sotto l'acqua al pullman. L'obiettivo era quello di partire prima che tutti gli uffici di Washington chiudessero e il traffico diventasse un inferno. Peccato però che questo non ci abbia permesso di visitare affatto la città!

In effetti la voglia di tornare a visitare DC è tanta...chissà che prima di rientrare in Italia non ci scappi un weekend da Obama.



ps. come anticipato esiste una versione ancora più lunga del racconto...se a qualcuno interessasse...magari come lettura per conciliare il sonno!

:-D






venerdì 12 marzo 2010

Bye Bye NYC!

Ultima notte in NYC!
Chissà quando ci tornerò.
In questa ultima giornata di Spring Break nella City ho riflettuto molto sul fatto che non solo la vacanza, ma questa esperienza americana in generale sta volgendo a termine.
Domattina saluterò Alessio, ma lo rivedrò in poco più di due mesi.
Domattina saluterò anche la City, non so bene quando la rivedrò...spero presto.
Tornerò a State College e comincerà la mia corsa verso il traguardo.
Felicità mista a tristezza.
A breve tornerò a casa, dalle persone che amo.
Ma finirà una grande esperienza.

Stop...
queste riflessioni sono andate troppo oltre!
Ancora non siamo a Maggio, ci sono i finals da affrontare e le valigie da rifare!
Oh gosh!
:-D


Bye Bye New York City!
I'll be back...soon!

ps. domani starò sull'autobus per ben 7 ore, prometto di impegnarmi nella rifinitura del racconto della visita alla Corte e nella creazione di un post dedicato a questa Spring Break con Alessio!
:-)



lunedì 8 marzo 2010

Aggiornamento


Per tutti coloro che attendono il racconto della visita alla Corte:
abbiate pazienza!
Il racconto mi sta prendendo un pò più del previsto...la giornata è stata così emozionante che per descriverla mi ci vogliono fiumi di parole.
Ancora non sono arrivata all'incontro con Scalia e già sono a pagina 3!
A meno di non voler pubblicare un romanzo penso che dovrò apporre delle modifiche prima di postare qui il racconto.
Ovviamente per lettori curiosi e pazienti sarà disponibile la versione lunga, che su richiesta verrà spedita gratuitamente via email...
Come sono generosa!
:-D

Per chi si aspetta il racconto della prima giornata newyorkese trascorsa col fratellino:
anche quella a suo tempo!
Abbiamo camminato molto e non vedo l'ora di emulare Alessio e cadere in un sonno profondo!
Ancora una volta vi chiedo pazienza!
Intanto...
a little gift from Central Park!