venerdì 29 gennaio 2010

Riflessione in musica...

Questo inverno cosa porterà?
Un'altra primavera fragile
Che non sa
Come fiorire ancora...



Cosa porterà questo inverno?
Domanda senza risposta.
In realtà, meglio non provare nemmeno a dare una risposta.
Meglio essere pronti ad accogliere qualunque cosa verrà.
In fondo, non si può impedire alla primavera di fiorire...
E dopo l'inverno la primavera arriva sempre.
Basta saperla aspettare.




mercoledì 27 gennaio 2010

Citazioni...

I'm kidding! I'm lying...
You can guess I'm lying because I'm a lawyer and I'm moving my lips!
(Prof. Campbell, prima di una lezione di Federal Courts)

Cami, appuntamento fisso.
Tre volte la settimana in palestra!
(Giulia, parlando di buoni propositi per il nuovo semestre*)



* dedicato al nostro povero abbonamento...http://www.youtube.com/watch?v=o5ofGaI8pjw


Cosa mi manca:
i datteri!
Oggi mentre ero alla Cremery a prendermi un caffè mi è presa una gran voglia di datteri...mah!

Cosa mi mancherà:
le serate con la Giuly passate a scambiarci video via skype!
Negli ultimi giorni c'è presa così, viene fuori un tema e si cercano video su youtube e ci si scambiano...la musica anni 90, le sigle dei cartoni animati...a pensarci bene quelle ore si potrebbero passare in palestra...







lunedì 25 gennaio 2010

Musica...

In questo periodo ho voglia di musica...

Nelle città
dentro i caffè
dietro ai vetri
in case di periferia
ed oltre ai suoi confini

nelle parole che già sai
nei pensieri
quando mi dici che ci sei
e avverti i miei sospiri

ti cercherò nei giorni di vento
ti sentirò parlarmi del sogno
ti troverò
io ti troverò

nei sogni miei
dentro i mie guai
nei mattini
sotto la polvere che è li
appiccicata ai libri

dentro gli hotel
delle città che girando
vivo soltanto per metà
e lascio ogni mattina

nelle parole che già sai
nei pensieri
quando mi dici che ci sei
e avverti i miei sospiri

ti cercherò nei giorni di vento
ti sentirò
in piedi al mio fianco
ti troverò
io ti troverò
ti troverò io ti troverò




E per chi vuole, questa è l'originale...il nome del gruppo in effetti cade a pennello in questo periodo della mia vita!
;-)



sabato 23 gennaio 2010

venerdì 22 gennaio 2010

Colazione da Xin Xin.

Una delle prime cose che ho notato quando sono tornata "a casa" dopo la winter break è stata una pentola con dentro alcune uova immerse in un liquido scuro.
Nelle ultime due settimane la pentola si è svuotata e riempita ed è rimasta sempre sul ripiano della cucina.
Qualche volta l'ho trovata sul fornello spento.

Due giorni fa ho chiesto a Xin Xin che tipo di ricetta fosse.
E ho scoperto l'esistenza delle TEA EGGS!

La mia coinquilina mi ha spiegato che si tratta di uova fatte bollire nel tè, misto a salsa di soia e altre spezie (che dall'odore ricordano un pò l'anice un pò la liquirizia).
Xin Xin mi ha inoltre detto che lei ne mangia una ogni mattina e mi ha chiesto se volevo provare.
Certo!!!

E allora questa mattina ho seguito le istruzioni che mi aveva lasciato.
Ho preso la pentola,
ho portato il liquido ad ebollizione,
ho preso un uovo (ma senza bacchette, che pure Xin Xin aveva lasciato in bella vista, perchè avevo paura di far rotolare la mia colazione per tutta la casa!),
ho sgusciato l'uovo
e me lo sono mangiato.

Dal punto di vista estetico è davvero carino, sembra fatto di ceramica!
Dal punto di vista del sapore, non è molto diverso da un classico uovo sodo, c'è solo il retrogusto lasciato dal tè e tutte le altre spezie che devo dire è molto piacevole.

Intanto si è fatta l'ora di pranzo e vado a prepararmi gli spaghetti...
è bello mischiare i sapori!
:-)


Cosa mi manca:
il vino.
Da bere certo (magari bianco, frizzantino e bello fresco!), ma anche per cucinare. Qui gli alcolici non si comprano al supermercato ma in negozi "specializzati" e costano molto. Per cui niente Tavernello...e la preparazione dei piatti ne risente!

Cosa mi mancherà:
Ho scoperto che gli Oreo classici (che sono biscotti neri con crema al latte) sono adesso commercializzati in Italia dalla Saiwa. Ma a me piacciono quelli tutti bianchi (sia il biscotto che la crema) e con doppio contenuto di crema!!! Sono diventata dipendente...una scatola la settimana!!!
Qualcuno può avvertirmi se li vede in qualche negozio dello Stivale???




mercoledì 20 gennaio 2010

Perle...

Dalla lezione di International law:

I know, it's five o'clock, dinner time...
:-O
(la professoressa voleva farci capire che comprendeva la nostra scarsa partecipazione).

When in the international legal community you talk about STATES, you're not referring to Pennsylvania or Albama...but to countries!
:-O
(incredibile che certe cose abbiamo davvero bisogno di una spiegazione...).

There are other people writing about international law topics and not published in the U.K. or in the U.S.
:-O
(davvero??? ma dai???)


Cosa mi manca:
la schiacciata!
Bella unta e salata! Mmm...da mangiare con il prosciutto salato....

Cosa mi mancherà:
l'autobus!
Gratis all'interno del campus. Raramente pieno. Prenoti la fermata e ti alzi solo quando l'autobus non è più in movimento. Scendi e dici grazie all'autista che ti augura buona giornata. Solo dopo che tutti sono scesi, le persone alla fermata salgono.
(Sto parlando dell'autobus a State College of course, non ho idea di come funzioni fuori).


martedì 19 gennaio 2010

Regalo per tutti voi!

Navigando navigando
ho trovato questa canzone che dedico a tutti voi!
Io vado a letto,
vi auguro una meravigliosa giornata!

:-)




lunedì 18 gennaio 2010

Buona settimana a tutti!

Anche se da voi il Lunedì è già agli sgoccioli,
volevo comunque augurare a tutti e a me stessa una buona settimana!

Ieri pioveva ed era grigio.
Oggi c'è il sole (debole ma c'è, siamo pur sempre in Pennsylvania...non pretendiamo troppo!).
Sarà un segno che questa sarà una settimana positiva?

A proposito di "segni".
Sabato ho pranzato al ristorante cinese. Con il conto ci hanno portato anche i classici biscottini della fortuna.
Nel mio c'erano addirittura due bigliettini!!!
Sono una ragazza fortunata!
:-)
Ecco qui i messaggi che ho trovato:
A liar is not believed even though he tells the truth.
You are capable, competent, creative, careful. Prove it.

Non so bene come interpretare il primo, ma il secondo mi piace parecchio!
;-)


Cosa mi manca:
i pomodori del nonno.
Buoniiiiiiiiiiiiii. Non servono ulteriori commenti.

Cosa mi mancherà:
hulu.com.
Se hai l'account su hulu non ti serve la tv. Ci trovi di tutto, dalle nuovissime puntate di quasi tutte le serie tv, ai film, documentari, cartoon, show vari...
Tutto gratis.
Purtroppo, funziona solo sul territorio americano.
(Ma se qualcuno conosce un equivalente europeo me lo faccia sapere!).




domenica 17 gennaio 2010

Mentre fuori piove...

I'm a train wreck in the morning
I'm a bitch in the afternoon
Every now and then without warning
I can be really mean towards you

I'm a puzzle yes indeed
Ever complex in every way
And all the pieces aren't even in the box
And yet you see the picture clear as day

I don't know why you love me
And that's why I love you
You catch me when I fall
Accept me, flaws and all
And that's why I love you
And that's why I love you
And that's why I love

I neglect you when I'm working
When I need attention I tend to nag
I'm a host of imperfection
And you see past all that

I'm a peasant by some standards
But in your eyes I'm a queen
You see potential in all my flaws
And that's exactly what I mean

I don't know why you love me
And that's why I love you
You catch me when I fall
Accept me, flaws and all
And that's why I love you
And that's why I love you
And that's why I love you

Don't know why you love me
And that's why I love you
Catch me when I fall
Accept me flaws and all
And that's why I love you
And that's why I love you
And that's why I love you
You, you, you



venerdì 15 gennaio 2010

Cosa farò da grande...

Siccome le idee continuano a non essere chiare e le prospettive...
...mah...ci sono prospettive?...
...potrei decidere di aspettare una ventina d'anni e poi diventare guida turistica sulla luna!

Battute a parte capita spesso di chiedersi con la Giulia se potendo tornare indietro sceglieremmo giurisprudenza e la risposta (non me ne voglia chi eventualmente mi dovesse leggere dal dipartimento) è no.
Mica perchè non mi piaccia quello che studio o alla Giulia non piaccia quello che fa, ma solo perchè entrambe ci siamo rese conto che il mondo non ha bisogno di noi. E che la nostra vita lavorativa, seppure in un momento difficile in tutti i campi, sarebbe stata più facile se avessimo scelto lauree diverse e possibilmente più professionalizzanti.
Ma come dice qualcuno di mia conoscenza, bisognerebbe essere prima vecchi e poi bambini.
E soprattutto bisognerebbe prima lavorare un pò e rendersi conto di cos'è il mondo e poi iscriversi all'università. Forse si sarebbe più consapevoli di cos'è il mercato del lavoro e si sarebbe meno ingannati dal fascino dell'Avvocato.
(Ma il discorso non è limitato a giurisprudenza).

Non potendo tornare indietro mi limito a guardare avanti e mi chiedo se un domani mi troverò a sconsigliare ai miei figli certe facoltà a favore di altre, o certi percorsi a favore di altri.
Io che ho fatto l'istituto tecnico dirò loro di fare il liceo?
Io che ho scelto giurisprudenza dirò loro di scegliere una facoltà più giovane e rivolta al futuro?
Non lo so. In fondo ho sempre ammirato i miei genitori che mi hanno insegnato ad essere responsabile delle mie scelte fin da piccola. Inoltre, avendo avuto la fortuna di non subire imposizioni su niente, neppure rispetto alle scuole da scegliere, ho capito che si studia bene ciò che si ama.
Ma ogni tanto mi rimprovero di essere a 26 ancora poco più di una studentessa con un grande punto interrogativo sul futuro. Stessa incognita che avrei avuto davanti anche se avessi deciso di dedicarmi anima e corpo alla pratica forense.
Insomma, se avessi scelto qualcosa che amavo un pò meno ma più appetibile nel crudele mercato del lavoro forse adesso la mia vita sarebbe diversa.

Se invece di descrivere gli aspetti di gloria delle Professioni Legali (sarete Avvocati = rispetto e fama; sarete Giudici = la legge nelle vostre mani; sarete Notai = soldi a palate), ci avessero detto la verità all'incontro di presentazione della facoltà (qualunque professione sceglierete sarete dei disgraziati in competizione con altre migliaia di disgraziati; se volete passare il concorso iniziate fin da subito a pregare tutti i Santi del Paradiso e se non siete credenti convertitevi; se non siete figli di ... scordatevi comunque di lavorare; se volete rimanere in ambito universitario allora avete qualche rotella fuori posto) forse sarebbe stato più onesto...

Quindi cari i miei futuri figli, preapratevi ad un futuro come rivenditori di parti umane (vedi link sopra) o a cose simili...che a fare l'avvocato delle cause perse ci ha già pensato la futura mamma.




Cosa mi manca:
il pane!
Toscano e non. Basta che non sia pan carrè...che mi sarebbe anche venuto a noia!

Cosa mi mancherà:
le cose fatte sempre in grande!
Perchè qui tutto è esagerato...come lo sarà la festa per la consegna dei diplomi. Mi è giusto arrivata la prima mail (ed il semestre è appena cominciato). La macchina organizzativa è partita chissà da quanto e adesso sta agli studenti (quelli americani del terzo anno e noi LL.M.) salirci sopra. Dobbiamo provvedere alla toga e al cappello...
Che imbarazzo!!!
Cmq, la festa sarà il 15 Maggio e le famiglie possono partecipare...se qualcuno ci vuole fare un pensierino!

;-)

giovedì 14 gennaio 2010

C'era un ragazzo...

Manmeet per le feste è andato in India dalla famiglia.
E' partito ragazzo, è tornato uomo.
Quando oggi ci siamo rivisti dopo la winter break ci ha detto:
"Ragazze, ho una novità! Sono engaged!"
Ossia, mi sto per sposare!
I suoi occhi brillavano di gioia.
Io e Giulia abbiamo iniziato a saltare felici per lui.
Poi però ci è sovvenuta una domanda...
Manmeet, ma non eri single???

Manmeet è un indiano sikh (per intenderci, di quelli che portano il turbante) e viene dal Punjab.
E' l'ultimo di tre figli.
Il primo ha dieci anni più di lui, viveva in Canada con moglie e figli ma il padre lo ha richiamato in patria quando è stato il momento di prendersi cura degli affari di famiglia.
La sorella invece è più grande di nove anni, è medico e vive con il marito ed i figli a Baltimore, negli Stati Uniti.
Manmeet ha 24 anni, il prossimo Ottobre farà l'esame d'avvocato qui in America...ed è il momento che metta la testa a posto!

Come fosse la cosa più normale del mondo (e forse ormai abituato alla curiosità mia e di Giulia e alle nostre domande sul colore del suo turbante, sulla lunghezza dei suoi capelli -che non taglia da quando ha 12 anni- sui sari delle ragazze indiane...), Manmeet ci ha spiegato che la famiglia ha selezionato questa ragazza per lui.
Ne hanno valutato la personalità, il curriculum di studi, il carattere, la famiglia di provenienza...
Poi l'hanno conosciuta.
E infine l'hanno presentata al figlio.
I due ragazzi si sono prima sentiti al telefono e scambiati le foto.
Poi lei ha viaggiato per 28 ore per stare con lui due giorni prima che ripartisse per gli Stati Uniti.
La parola finale è stata la loro, entrambi hanno dovuto dare l'approvazione alla scelta dei genitori. Se non si fossero piaciuti avrebbero avuto entrambi il potere di dire no, grazie. "Perchè", come ci ha spiegato Manmeet, "siamo entrambe persone intelligenti e con capacità!".
Insomma, quella che ai nostri occhi può apparire come una coercizione secondo la sua spiegazione non lo è affatto.

Adesso Manmeet è di nuovo qui con noi, ma non è il ragazzo di prima. Ci ha detto di aver cominciato a sentire delle responsabilità. Ha una famiglia da costruire e una fidanzata a cui pensare.
Si sposeranno tra un anno ma ancora non sanno dove andranno a vivere. Lui vorrebbe fare l'avvocato qui per un paio d'anni.
"E lei?" chiedo io.
"Lei va dove vado io, perchè è così che funziona nell'India tradizionale".
E non pensate a Manmeet come un maschilista!
Parla di lei (ingegnere informatico) con il massimo rispetto ed è una delle persone più educate, carine e galanti che abbia mai conosciuto.
E' solo la sua cultura. E a lei magari andrà bene venire a lavorare qua.

Manmeet è un mondo da scoprire e come dicevo prima appena sono con lui lo riempio di domande, per cui questo post potrebbe continuare all'infinito.
Mi fermo qui con una semplice riflessione.
Manmeet e la sua fidanzata sono arrivati in pochi giorni (e mesi di lavoro delle famiglie) al punto in cui siamo io e Francesco dopo una vita.
Pronti per costruire un futuro insieme, con simboli che lo dichiarano al mondo (per loro è una cerimonia ufficiale di fidanzamento, per noi è l'anello che porto al dito), con carriere ancora in evoluzione e con l'incertezza su dove saremo domani...
I percorsi non sarebbero potuti essere più diversi...eppure nello sguardo di Manmeet ho letto la stessa voglia che ho io di crescere in due.

Ps: Avevo detto a Manmeet, in tempi non sospetti, che avrei tanto voluto assistere ad un matrimonio indiano. Stasera ha detto a me e Giulia che ci inviterà.
...Magari!!!...


Cosa mi manca:
il cheese cake della mamma.
Lo so che sono nella patria del cheese cake, ma la mamma è sempre la mamma. E le sue torte sempre le sue torte!

Cosa mi mancherà:
avere il mondo come vicino di casa.
Farò altri incontri, forse ci saranno altri Manmeet, ma non sarà più così facile.



mercoledì 13 gennaio 2010

In classe

Non si dovrebbe fare!
Ma lo sto facendo.
Sono in classe.
Il professore in videoconferenza dall'altra location parla (bisbiglia) dei dettagli del Signore delle Mosche.
La lezione è (sarebbe) diritto internazionale.
I corsi di questo semestre mi lasciano motlo dubbiosa.
Farò Independent Study con un Professore che ho avuto lo scorso semestre.
Farò Diritto Costituzionale 1.
E poi?
Sono attualmente iscritta a Diritto di Famiglia, Diritto internazionale, Federal Courts.
Di questi tre ne vorrei mantenere solo due.
Devo scegliere entro Venerdì.
Credevo che una scelta sicura sarebbe stata Internazionale.
Ho già comprato il libro. Ho letto il Signore delle Mosche come richiesto.
E invece...
Ieri sono stata alla lezione di Diritto di Famiglia.
Questo è l'unico ramo di diritto sostanziale che davvero mi piace. Non mi sento molto avvocato dentro, ma lavorare in quel settore non mi dispiacerebbe.
La stessa sensazione l'ho avuta qui. Si tratta di diritto americano, in Italia non ha la minima importanza. E non ci incastra nulla con il mio dottorato. Però è bello vedere le cose da un altro punto di vista. E non tutto deve portare ad una tesi. Insomma, sarebbe cmq cultura personale.

Quindi ho pensato, scarto Federal Courts.
Non ho fatto Civil Procedure nel primo semestre ed in effetti fare Fed. Courts senza Civ. Pro. è un suicidio.
Ma oggi sono stata in classe e...
beh, il sistema di corti federali è la mia passione accademica. La separazione dei poteri, il rapporto tra corti statali e corti federali.
Non ce la faccio, non lo lascio.

A questo punto, chi ha avuto la pazienza di leggermi dirà che la decisione è presa.
Lascio diritto internazionale e come al solito cambio i miei piani.
Fosse così semplice...
Frequentare Fed. Courts significa contemporaneamente leggersi il manuale di Civ. Pro. per coprire la lacuna. E Family law richiamerà concetti di Contracts, Torts, Bankrupcy... tutte cose che io non ho fatto.
Tutto questo andrebbe a sommarsi a Con. Law 1 e al paper di 60 pagine da scrivere per Independent Study...
Diritto Internazionale sarebbe la cosa più facile da fare, ho già studiato la maggior parte delle cose in Italia...

Chi mi conosce bene sa che non scelgo mai la strada più facile.
Eppure sarei tentata a rinunciare a Family Law per Diritto Internazionale.
Ma...mi sto uccidendo dalla noia...non sento un singolo neurone sollecitato dalle parole del Prof...


Che faccio???
Si accettano consigli.


Cosa mi manca:
il caffè.
Anche se ho la moka con me, il caffè bevuto in Italia ha un altro sapore.

Cosa mi mancherà:
i caffè.
Intesi come Starbucks e simili dove puoi rifugiarti a studiare quando le mura della tua stanza diventano insopportabilmente familiari.




lunedì 11 gennaio 2010

Primo giorno di corsi

Lezione alle 8. Rientrare nel ritmo all'inizio è sembrato naturale.
Ma più la giornata è andata avanti, più ho sentito arrivare il peso delle cose da fare.
Per questa settimana sono già piena di compiti fin sopra i capelli...
A metà pomeriggio ho deciso che preoccuparsi non serviva a niente, meglio fare un pisolino.
Mi sono svegliata dopo due ore, in casa c'era silenzio ed era tutto buio.
Da fuori arrivava una luce strana...
Sta di nuovo nevicando...
Bianco su bianco.
E lo chiamano Spring Semester!


Cosa mi manca:
il brodo!
Qualcuno forse riderà, ma chi mi conosce bene sa quanto ami il brodino caldo!

Cosa mi mancherà:
la chicken pot pie!
Ricetta a base di pollo, che in realtà non è molto difficile ad occhio e croce da rifare e che provvederò subito ad appuntare nel mio nuovo quadernino! (grazie Befana!!!)




Ricomincia l'avventura...

Domattina (per me) comincerà un nuovo semestre.
Alle 6.30 suonerà la sveglia e alle 8 sarò in classe per la prima lezione dello Spring Semester.
Con il ghiaccio che fa fuori non è certo il massimo avere lezione così presto. Se non altro non correrò il rischio di non essere abbastanza sveglia in classe... La passeggiatina sotto zero di prima mattina per arrivare dalla fermata dell'autobus alla scuola contribuirà al mio successo!
;-)

Ho passato questo ultimo week end di libertà facendo lavatrici, sistemando la camera, facendo la spesa, salutando chi già era a State College...e contando i giorni che mi separano dal rientro in Italia.
Vi prego di non vedere niente di triste in questo. Sapere di essere al giro di boa è un qualcosa che mi da energia. La consapevolezza che in pochi mesi sarò tra i miei affetti mi ha aiutato a non buttarmi giù per l'enensimo distacco da Francesco.
Insomma, io non sono depressa. Sto solo seriamente considerando che un nuovo semestre di duro lavoro sta per cominciare, ma che ogni giorno di fatica mi avvicinerà a casa.

E in ragione di questo (e dietro suggerimento di Francesco) si apre qui una nuova rubrica!
D'ora in avanti per ogni post che pubblicherò scriverò una cosa che mi manca dell'Italia (culinaria e solo culinaria perchè che mi manca la famiglia è ovvio) e una cosa (generica) che mi mancherà degli Stati Uniti.
Siete pronti???
Si parte!!!

Cosa mi manca:
il prosciutto salato!!!
Me lo sogno la notte!!! Francesco lo sa, quando verrà a prendermi in aeroporto mi deve portare un panino al prosciutto! Da questa richiesta stramba è nata l'idea della rubrica.

Cosa mi mancherà:
l'american breakfast!
Uova, bacon, patate e poi pancakes e sciroppo d'acero! Che soddisfazione cominciare la mattina così!



sabato 9 gennaio 2010

Ritorno a State College

Di nuovo qui.
Avrei voluto scrivere di più, ma il viaggio mi ha davvero sfinita.
E poi a dirla tutta...mi manca l'ispirazione.

Ps. Non mi immaginate in preda alla tristezza, non lo sono. In fondo, se i miei calcoli sono esatti mancano solo 128 giorni al mio rientro in Italia.



venerdì 8 gennaio 2010

Salutandoci e salutandovi...

E' tempo di saluti.
Francesco si sta preparando alle sue 20 e più ore a giro per aeroporti.
Io devo solo infilare le scarpe e poi sono pronta (???) per ritornare in Pennsylvania.
Prima di andare alla stazione dei bus ci faremo la nostra ultima colazione americana.
Di quelle che ti fanno morire giovane, ma che ti danno tanta soddisfazione!
Uova, bacon, grassi di ogni tipo e poi pancakes e sciroppo d'acero.
Bisogna pur addolcire questa giornata...

Con questo post si conclude il racconto delle nostre vacanze (ma i nostri blog continueranno ad esistere, per cui continuate a seguirci! ;-) ).
Abbiamo pensato di salutarvi e di ringraziarvi per essere stati partecipi delle nostre avventure con non uno, ma ben due regalini!












Ultima notte a NY City


Ed eccoci arrivati all'ultimo giorno della nostra vacanza.
Domani tre bus e due aerei ci riporteranno nelle nostre abitazioni provvisorie.
Questa mattina abbiamo viaggiato in treno da Boston a NY in una bella giornata di sole che ci ha permesso di osservare il paesaggio.
Poi la Grande Mela ci ha nuovamente accolti e la sensazione di spaesamento di soli 20 giorni fa ha lasciato spazio ad una sorprendente tranquillità. Passeggiavamo sulla 5° strada ancora illuminata a festa e mi dovevo concentrare per ricordarmi che mi trovavo a NY.
Forse ha ragione Francesco (che ha preso in prestito questo pensiero da Woody Allen), questa città ha spazio per tutti e tutti trovano la propria dimensione.
Se noi abbiamo trovato la nostra non posso dirlo, di sicuro prima di cena abbiamo (ri)trovato l'Apple Store.
E qualcuno ha trovato un nuovo giocattolino color arancio metallizzato.



Adesso lo so, quando leggerà queste righe Francesco mi dirà che ho rovinato la sorpresa...
Ma ormai si sà, io non reggo nemmeno il semolino!
;-)

Ps: Dopo la disavventura di ieri con il tassista imbranato, oggi ne abbiamo trovato uno dalla guida sportiva...Per fortuna il tragitto dalla Penn Station all'hotel è stato breve!

Pps: Per chi lo ha chiesto o chi lo vuole sapere. Ho finalmente dato un'occhiata ai miei voti. Gli esami sono andati bene. Solo di uno devo ancora sapere il risultato.


giovedì 7 gennaio 2010

Back in Boston


Siamo rientrati negli Stati Uniti.
E questa è una notizia!
Vista la fobia scatenatasi dopo il fallito attentato di Natale, le misure di sicurezza per entrare nel Paese sono state rafforzate e pur avendo tutte le carte in regola io e Francesco eravamo un pò preoccupati.
Invece è stato tutto relativamente tranquillo, ci hanno rigirati come calzini soprattutto a me (probabilmente il mio naso spellato era sospetto), ma siamo saliti sull'aereo e arrivati a Boston.
La prossima volta che salirò su un aereo sarà per tornare a casa!
D'ora in avanti sarà questo pensiero ad accompagnarmi nelle fredde giornate americane.

Ma parliamo un pò della vacanza alle Bahamas.
Francesco ha dato la sua versione adesso tocca a me.
Diciamoci la verità, io e il mio caro fidanzato non siamo tipi da villaggio vacanze.
Quando lui scrive che abbiamo evitato altri italiani che erano lì non rende l'idea...
Ci siamo proprio resi invisibili!
Se sentivamo vicino a noi qualcuno parlare la nostra lingua ci zittivamo. Leggevamo libri in inglese. Cercavamo in tutti i modi di non essere identificati.
Per carità magari erano tutte simpatiche persone. Ma avevamo davvero bisogno di stare per i fatti nostri. E poi le chiacchere tra sconosciuti non fanno per noi, quel tipo di conversazioni basate sul mostrare all'interlocutore chi sei, che fai, quanto sei bravo a farlo, quanta è figa la tua vita.
La nostra avversione per la tipologia di vacanza che ci eravamo scelti si è mostrata anche nella nostra capacità di camminare più lontano possibile dagli animatori, di sfuggire le serate piano bar e di scegliere per l'ultimo dell'anno di stare a debita distanza dalla festa per passeggiare da soli sulla spiaggia.
Nonostante tutto questo, la vacanza ci è piaciuta e soprattutto ci è servita per rilassarci. E per fare quello che normalmente ci manca di più. Stare in silenzio ognuno concentrato sul proprio libro sapendo che l'altra persona è lì a pochi cm da te. Guardare un film insieme. Condividere momenti assolutamente normali, privi di qualsiasi fascino, ma che per noi non sono la normalità.
Insomma una bella vacanza, peccato soltanto per il vento, le nuvole che coprivano il sole e per la mia mancata tintarella.
Sono più bianca di prima ma con il naso spellato!

Questa sera cena nel ristorante dell'hotel che tanto ci è piaciuto la settimana scorsa. Chissà se anche stasera ci soddisferà!
Domani via col treno verso NY e poi dopo domani le nostre strade si separeranno di nuovo. Alle 1 prenderò l'autobus (questa volta quello ufficiale della Greyhound) che dopo 7 ore e due cambi mi porterà a State College. Francesco alle 20 ca della sera salirà sull'aereo che lo riporterà in patria.

:-(

Meglio non pensarci ora!



Camilla e Francesco al primo giorno di vacanza!
(ecco spiegato il pallore!)


Dalla terrazza del bar, vista sulle piscine e sullo sfondo il mare!


Il cielo delle Bahamas 1


Il cielo delle Bahamas 2