giovedì 25 novembre 2010

Il disgusto

Giovedì 25 Novembre 2010.
Questa è la "mia" Novoli.
Negli edifici a mattoni rossi che si intravedono dietro i poliziotti io passo le giornate.
Non quella odierna però. Mi trovavo da un'altra parte e mi dispiace non aver assistito con i miei occhi a tutto questo.
La mia opinione deve per forza formarsi su immagini registrate e commenti di altri...
E come me lo dovranno fare molti italiani.
Tra questi, qualcuno ascolterà parole simili a quelle pronunciate ieri da un personaggio di cui non ho voglia di fare il nome.

Profondamente disgustata.


ps. a Firenze oggi, oltre alle contestazioni relative al decreto Gelmini discusso ieri alla camera, c'erano pure le contestazioni legate alla presenza di Daniela Santanchè alla Facoltà di Scienze Politiche a parlare di immigrazione.


sabato 6 novembre 2010

Sabato pomeriggio

In questo sabato pomeriggio di novembre, mentre il cielo è grigio e l'aria è fredda, si svolge a Perugia la convention di Futuro e Libertà, a Firenze si incontrano i rottamatori di Renzi, a Roma si riuniscono i circoli del Pd.
Da qualche parte Berlusconi pensa ai fatti suoi, e la Lega sta cercando il prossimo obiettivo populista, dopo i terroni e gli immigrati.

Sono sdegnata, sono sfiduciata, sono arrabbiata.

Quando ero in America Francesco mi scriveva che una volta rientrata in Italia non avrei riconosciuto il mio Paese.
Io devo dire che come ho messo piede sul suolo americano ho smesso di seguire nei dettagli le vicende di casa mia, una sorta di disintossicazione!
Alle parole di Francesco reagivo sempre con un pò di scetticismo...lui segue molto la politica e l'economia e secondo me certe volte si fa prendere un pò dal pessimismo...

Invece, dopo alcuni mesi dal rientro nel Bel Paese posso dire che non solo non riconosco il mio Paese, ma ne sono schifata.
Mi fa schifo che l'Italia sia in stallo per colpa di politici che perdono il loro tempo e il nostro denaro a ragionare delle loro poltrone, dimenticando di intervenire per favorire il benessere dei cittadini.
Si ricordano di chi li vota solo quando tira aria di elezioni e c'è da catturare il voto di questi poveri scemi che siamo noi italiani che ancora non vogliamo vedere cosa sta succedendo.
Non abbiamo voluto vedere per anni il nostro Paese andare nelle mani di uomini di malaffare.
Rincorriamo adesso persone che dopo quasi un ventennio si risvegliano e si accorgono del cancro che sta uccidendo la vita politica italiana e con essa lo sviluppo della nazione.
Chiediamo all'opposizione di fare opposizione, ma sappiamo che al momento del voto non avremo il coraggio di votare chi propone qualcosa di alternativo e torneremo a dare fiducia al caro vecchio partito con i soggetti decrepiti che lo popolano.

Sto ascoltando gli interventi alla convention di Futuro e Libertà e sono allucinata.
Ma come si fa a dare fiducia a persone, che fino a ieri mangiavano nello stesso piatto di Berlusconi e firmavano leggi razziste (la Bossi-Fini vi dice nulla?) e oggi dicono tutto il peggio possibile del Pdl e fanno i santarellini ricordando il povero immigrato che è morto annegato nel tentativo di salvare un italiano?
Dove sono stati negli ultimi venti anni?
Davvero gli italiani sono così scemi da scordarsi tutto per un paio di slogan assestati bene?
Come si fa a non sentire l'eco delle ideologie del passato tutte le volte che queste persone richiamano la patria, l'onore, la famiglia etc...?

Non difendo Berlusconi e il partito dell'amore. Il nostro Presidente del Consiglio e la sua ghenga sono indifendibili. Mi hanno fatto vergoganre più volte quando ero all'estero e non vedo l'ora che questo ciclo finisca.
Ma ho paura del ciclo che potrà aprirsi.
La sinistra al solito non offre un'alternativa valida.
Finchè ci saranno vecchi tromboni tipo D'Alema, il PD non avrà il mio voto.
Renzi, che pure apprezzo come sindaco di Firenze, deve dimostrare di saper proporre e non solo evidenziare ciò che non va.
Vendola mi piace, ma sarà capace d governare contro tutto e contro tutti? (Io cmq fiducia gliela darei).
Di Pietro e i suoi se non escono dai vecchi schemi sono finiti. La loro forza propulsiva è in esaurimento e lo dico a malincuore.
Fini e gli esuli del Pdl parlano come parlano adesso solo per convenienza e se anche dicono cose che talvolta posso condividere, è troppo tardi.

Sono triste e sfiduciata.
Torno ai miei libri...lunedì mi aspetta un'altra settimana intensa in università.
Tutti i giorni c'è gente come me che mette l'anima in un lavoro che nessuno considera lavoro e che forse non mi porterà a niente.

O forse mi porterà ad andare lontano, via da qui...e in questo momento è proprio quello che vorrei.
Ma anche in un altro posto rimarrei un'italiana e vedere il mio Paese in questo stato, anche se da lontano, mi farebbe male.