lunedì 28 settembre 2009

Grazie Presidente!

Il corso è Constitutional Law II.
L'argomento è la Equal Protection Clause.
Come l'America ha affrontato e affronta la sua storia di discriminazioni, non solo ma soprattutto, razziali.
Anche stamattina un'ora passata a parlare di segregazione, affirmative actions, uguali opportunità per neri, bianchi, ispanici...

E poi, la fatidica domanda:
Camilla, hai sentito cosa ha detto di nuovo il tuo Presidente?

Mi sarei voluta sotterrare.
Ho chiesto scusa.

Grazie Presidente di farmi sentire così!


ps. per chi non lo sapesse il nostro caro Presidente si è accorto che anche Michelle, come il marito, è abbronzata.


11 commenti:

  1. the equal protection clause and the fourteenth amendment, la mia tesi! Che corso meraviglioso!!! Se hai del materiale in formato elettronico, un articolo di un professore su questo argomento, me lo giri? Mi piacerebbe tantissimo leggere qualcosa!

    Su Berlusconi non ci sono commenti da fare, il tuo stato d'animo è quello di tutti gli italiani!

    Che vergogna!

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  2. mi ero dimenticata che era la tua tesi!
    certo che ti mando il materiale! tu non è che mi mandi la tua tesi (credo di avere solo la tesina) che magari mi può essere utile!
    hai ragione cmq, corso meraviglioso!

    quanto al B., purtroppo non credo che il nostro sia un sentimento condiviso da tutti gli italiani! qualcuno l'avrà pure votato!

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  3. non ho parole!!
    ma non dovremmo scusarci ne' vergognarci noi,
    piuttosto si vergogni chi l'ha votato!
    chi era lo sapevano...e gli hanno ridato
    fiducia!
    ripeto:NON HO PAROLE!!!!

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  4. Il principio base della democrazia dice che una volta eletto dalla maggioranza degli italiani diventa il Presidente di tutti senza distinzioni (anche se credo che i nostri politici spesso tendano a dimenticarselo).
    Questo significa che a questo punto a vergognarsi dobbiamo essere noi italiani come popolo, che nonostante tutto continuiamo a farci rappresentare da certe persone.

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  5. Allora mi inserisco anche io nella diatriba.
    Ad essere pignoli, anche chi ha votato il Pdl, non ha votato il presidente del consiglio, ma un gruppo di rappresentanti che poi avrebbero dovuto formare una maggioranza parlamentare dando la fiducia a un primo ministro.
    Poi, il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto nominare tale persona, presidente del consiglio dei ministri.
    Ora: in italia ci hanno fatto credere di votare il presidente del consiglio. Sbagliato!
    Il problema è che è il presidente del consiglio che sceglie i rappresentanti da mandare in parlamento... ed ecco il corto circuito

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  6. non critico chi ha votato Pdl( nel Pdl c'e' anche An che al momento mi pare piu' a sinistra del Pd),ma chi ha votato Lui,dandogli fiducia come presidente
    del consiglio,perche' e' cosi' che si e' presentato alle elezioni.
    che c'e' stato un corto circuito e' sotto gli
    occhi di tutti,e le conseguenze non sono lievi,purtroppo!

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  7. La mia era una riflessione generale su come in un sistema democratico le conseguenze delle azioni del Presidente del Consiglio alla fine ricadano su tutti i cittadini, indipendentemente dal loro colore politico.
    Mi fa piacere notare come poi si sia passati a parlare dei difetti del nostro sistema elettorale, del quale in sintesi si può dire che non consente agli elettori di scegliere nè il Presidente del Consiglio (anche se ci vogliono far credere che in Italia ci sia l'elezione diretta!), nè i parlamentari.
    Insomma, non abbiamo voce in capitolo. Si vota un partito, spesso una coalizione, ma non le persone che poi diventeranno servitori dello Stato! E questo rende ancora più difficile sentirsi rappresentati.
    Se poi chi parla a nome di un popolo non collega il cervello alla bocca...

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  8. ... un po' sono contenta di "dover" pensare solo a Matilde... ma che Italia troverà?
    boh

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  9. Tante volte me lo chiedo anche io che Italia sarà quello del futuro.
    Sta a noi renderla migliore, perchè creature meravigliose come Matilde meritano molto di più di quello che c'è ora!

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  10. Brava zia Camilla. Ti voglio bene, MAtilde

    (la mamma mi ha letto il messaggio e sono tremolata tutta)

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